Marco Bocci racconta la malattia: “Ho capito di non essere invincibile”

L'attore, ospite a "Domenica In" per presentare il suo esordio alla regia, ripercorre i momenti difficili vissuti nel maggio del 2018

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Un primo piano di Marco Bocci
Marco Bocci (foto: Facebook @marcobocciofficial)

L’esordio alla regia di Marco Bocci sta per arrivare al cinema. A Tor Bella Monaca non piove mai, il suo primo film dietro alla macchina da presa, racconta una difficile storia di periferia, in bilico tra crime e family drama. L’adattamento del suo romanzo omonimo sarà nelle sale dal 28 novembre 2019 e l’attore sta promuovendo questo passaggio chiave della sua carriera con una serie di interviste e apparizioni televisive. Particolarmente significativa quella a Domenica In. Ospite di Mara Venier, Bocci ha parlato della malattia che l’ha colpito nel maggio del 2018.

Marco Bocci Domenica In: la sua intervista

Quel ricovero improvviso in ospedale è stato causato da un’infezione cerebrale scatenata dal virus dell’herpes. “Non ho capito subito cosa mi stava succedendo – racconta il neo-regista –, per più di qualche giorno non sono stato cosciente”.

“È successo che avevo le difese immunitarie basse – prosegue – e l’herpes anziché spuntare sulle labbra, come di solito, è arrivato al cervello. Aveva preso la parte della memoria e della parola e rischiavo grosso. Per fortuna i medici mi hanno salvato in tempo”.

Il periodo di forte stanchezza tra un set e l’altro ha tradito Marco: le basse difese immunitarie del suo corpo non sono riuscite a proteggerlo come dovrebbero. Così un semplice herpes non si è fermato alle labbra, ma è andato fino al cervello.

Un primo piano di Marco Bocci
Marco Bocci (foto: Facebook @marcobocciofficial)

Marco Bocci: malattia “mi ha fatto capire tante cose”

Quando ha reso pubblica la malattia sui social, tra i molti commenti di incoraggiamento e sostegno è arrivato anche quello di Emma Marrone, sua celebre ex. Segno di una forte armonia, alla quale contribuisce l’attrice Laura Chiatti, moglie di Bocci. I due coniugi e colleghi sono genitori di due bimbi, Pablo ed Enea.

“Laura – spiega Marco – è stata tempestiva nell’aiutarmi quando mi sono sentito male a casa”. La coppia non vive a Roma né a Milano ma a Perugia perché per entrambi, umbri doc, “le radici sono importanti”.

“Viviamo tutti la nostra vita pensando di essere invincibili – conclude Bocci –. La reazione che ha scatenato in me questa vicenda è stata quella di godermi ogni momento della vita, senza troppe elucubrazioni mentali”.

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