La volta buona, non convince il ritorno in Rai di Caterina Balivo: “Tutto già visto e rivisto”

La critica non apprezza il contenitore pomeridiano della conduttrice, almeno per ora: "Niente sa realmente di nuovo ma molto è migliorabile"

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Caterina Balivo a La volta buona
Caterina Balivo a La volta buona

La stagione televisiva 2023-2024 si è aperta ufficialmente con il rientro dei programmi del daytime. Tra le trasmissioni della Rai c’era grande attesa per La volta buona, il contenitore che segna il ritorno al servizio pubblico di Caterina Balivo. Partita l’11 settembre nel pomeriggio di Rai 1, la trasmissione (parole della conduttrice) “vuole raccontare tutte le volte che la vita vi ha sorpreso, vi ha meravigliato, tutte le volte che pensavate che era finita e, invece no: c’era qualcosa che stava arrivando”. Un obiettivo che, almeno alla prima puntata, non ha convinto la critica.

La volta buona, Balivo stecca alla prima: la recensione

Imperniato su un cast fisso (Umberto Broccoli, Enzo Miccio, Dario Salvatori) e ospiti a rotazione, La volta buona propone una formula decisamente migliorabile. Per Sebastiano Cascone su TvBlog è una brutta copia di Oggi è un altro giorno di Serena Bortone. “La presenza del pubblico, collocato in una tribuna ai lati dello studio e frontale in seduta da cinema, è assai marginale”, sottolinea il giornalista.

Non funzionano il “continuo ammiccamento al mondo dei social” e nemmeno il momento “non richiesto” del Got Talent, “in cui l’ospite di puntata, viene coinvolto (a suo malgrado) in un numero di arte circense”. L’unico momento di originalità è l’intervista a Tullio Solenghi in pieno stile Vieni da me. “Tante idee (forse troppe), mixate ad arte, rischiano di rendere il programma già visto, rivisto, datato. E se l’effetto déjà vu, assai riconoscibile, fosse l’arma vincente di La volta buona?”, si domanda Cascone.

Un primo piano di Caterina Balivo
Caterina Balivo (foto: Facebook @caterinabalivoofficial)

La volta buona, programma di Rai 1 non convince critica

La pensa allo stesso modo Fabio Fabbretti sul sito di Davide Maggio. Il critico televisivo apprezza lo studio colorato, la scatenata band dal vivo e il talk “leggero e caciarone” del salotto di ospiti sui vincitori di Venezia 80. Ma “dopo 40 minuti di diretta, La volta buona ha così già triturato”. Per Fabbretti è incomprensibile la scelta di inserire il gioco telefonico della sfera giusta e del quiz musicale. Il format si risolleva alla fine con l’intervista a Fatima, ragazza lituana arrivata in Italia con il sogno di avere una famiglia. “A La volta buona niente sa realmente di nuovo ma molto è migliorabile”, conclude il giornalista.

Anche sul fronte degli ascolti, non è stata proprio La volta buona. Il debutto ha strappato 1,35 milioni di telespettatori con share dell’11,68% nella presentazione e 1,26 milioni con il 13,14% di share dalle 14:36 alle 15:59. Il talk è uscito nettamente sconfitto dal confronto diretto con Terra amara e Uomini e donne di Canale 5, arrivati ad uno share tra il 24 e il 26%.