È partito col piede sbagliato Il mercante in fiera, il reboot del quiz di Pino Insegno in onda dal 25 settembre nel preserale di Rai 2. Annunciato come una novità della stagione televisiva 2023-2024, il programma ha fatto già discutere in estate, quando la scelta della Gatta nera è passata da Ainett Stephens (esclusa perché “troppo vecchia”) a Candelaria Solorzano (fatta fuori dalla Rai perché apparsa intenta a prepararsi una canna in un video spuntato sui social) fino a Lavinia Abate, la modella vincitrice di Miss Italia 2022. Senza dimenticare le frequentazioni del suo conduttore, amico personale della premier Giorgia Meloni e anchorman “tolkieniano” degli eventi di Fratelli d’Italia.
Il mercante in fiera, ascolti flop: Rai 2 sprofonda
Alla prova della prima settimana di programmazione, in onda dalle 19:55 alle 20:30, Il mercante in fiera è incappato in ascolti da incubo. All’esordio ha totalizzato appena il 3,4% di share con 638.000 spettatori. Col passare delle puntate, i dati Auditel sono peggiorati: il 2% di share e 364.000 spettatori martedì 26 settembre; l’1,9% di share e 357.000 spettatori mercoledì 27. Soltanto giovedì 28 c’è stato un leggero miglioramento con 400.000 spettatori e il 2,3% di share.
Insegno non l’ha presa bene. Raggiunto dall’Adnkronos, il presentatore reagisce stizzito a chi gli parla di fallimento: “Ma quale flop, gli ascolti sono buoni, in linea con la rete, un po’ più alti, la cosa bella è che finiamo il programma al 5% di share quindi il programma è andato in crescendo e ha chiuso in grande crescendo. Quello che dobbiamo fare noi ora è cercare di raddoppiare gli ascolti di quella fascia”.
La convinzione del conduttore è che il pubblico di quella fascia oraria, dominata da Reazione a catena e Caduta libera e poi dai tg della sera, deve scoprire che esiste un’alternativa: “Dopo otto minuti di pubblicità i risultati che abbiamo ottenuto sono già un miracolo. Le somme si potranno tirare dopo almeno due settimane, siamo appena all’inizio, l’obiettivo è quello di andare meglio della fascia che significa fare il 4, il 5 o il 6% di share che vorrebbe dire un successo senza precedenti. A tutti i programmi che nascono bisogna dare il tempo di crescere e di essere scoperti, soprattutto un quotidiano. Andrà sempre meglio”.
Il mercante in fiera, Pino Insegno non convince la critica
Nell’attesa, le recensioni sono un massacro: Il mercante in fiera non è apprezzato dalla critica. In particolare dal decano dei critici televisivi italiani: Aldo Grasso. Dalle pagine del Corriere della Sera, Grasso definisce il quiz “un programma che più vecchio non si può”.
Il problema, in realtà, è proprio il suo padrone di casa: “Nonostante i molti e melliflui sorrisi, Pino Insegno non riesce ad avere un rapporto empatico né con il mezzo né con il pubblico. Sarà che il format è vecchio e funziona così così, ma lui pare estraneo, presenta senza entusiasmo, non riesce a nascondere un’aria un po’ rassegnata, nemmeno quando tenta qualche battuta. Forse sono gli esiti di troppa animosità, della voglia di rivalsa. Imbarazzante, poi, la presenza della Gatta nera”.
Per Grasso questo reboot “serviva solo a far rientrare Pino Insegno in Rai, una sorta di riscaldamento prima di offrirgli programmi più sicuri, in quanto a audience”. Il riferimento è al game show L’eredità, che da gennaio 2024 vedrà il doppiatore romano prendere il posto di Flavio Insinna. A quel punto “ci penserà l’abitudine ad appianare i conti, a sancire la presenza, a cancellare lo stigma di quei troppi abbracci alle feste di FdI”.
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