George Clooney si sta spendendo in prima persona per aiutare la sua Laglio, Cernobbio, Moltrasio e l’intero territorio del lago di Como, devastato in questi giorni da una terribile ondata di maltempo. L’attore, arrivato subito in Italia con la moglie Amal e i figli, è sceso al fianco dei volontari della Protezione civile che stanno spalando fango e liberando le strade. Il suo supporto alla popolazione colpita dall’alluvione non finisce qui.
George Clooney: Laglio la sua seconda casa
La residenza di Clooney, l’esclusiva Villa Oleandra a Laglio, è stata fortemente danneggiata dalle eccezionali precipitazioni dei giorni scorsi. Il divo ha deciso di lanciare una raccolta fondi per sostenere la ricostruzione della zona. Ad annunciarlo è Roberto Pozzi, il sindaco di Laglio, che ha accompagnato l’attore e regista in un tour sui luoghi degli smottamenti.
“George userà i suoi canali per lanciare una campagna per la raccolta di fondi da destinare alle vittime dell’alluvione”, rivela Pozzi. Quest’iniziativa di Clooney è autonoma rispetto a quella che sta già facendo il comune lombardo. “Noi siamo sicuri dell’impegno di Clooney, ce l’ha garantito. Abbiamo già avuto contatti con altre persone che amano Laglio, che hanno la villa a Laglio e che hanno garantito il loro sostegno. Alcuni hanno già provveduto in maniera sostanziosa”, aggiunge il primo cittadino senza fare nomi.
George Clooney, lago di Como non è solo vacanze: l’aiuto del divo
I volontari impegnati a prevenire i danni della colata di fango e sassi raccontano l’incontro con Clooney ai microfoni del Corriere della Sera. “Era lui che faceva le foto a noi. Ci è spuntato alle spalle e ci abbiamo messo un attimo a renderci conto che davvero era George Clooney. Si è avvicinato con grande semplicità, ci ha ringraziato per il nostro lavoro, per quello che stavamo facendo per il paese. Poi inevitabilmente sono partiti i selfie e pure la foto di gruppo, è stato disponibilissimo e molto amichevole”, raccontano gli operatori della Protezione civile.
L’attore ha fatto anche tappa nelle botteghe storiche del centro come il Caffè da Luciano. “Si è fermato con noi come un caro amico. Ci ha chiesto subito come stessimo, si è preoccupato dei danni che abbiamo subito e dei problemi che potevamo avere. Gli abbiamo risposto che noi fortunatamente avevamo solo fango nel locale”, ricorda il negoziante.
Il prossimo impegno dell’ex dottor Ross di E.R. è per gli sfollati: il suo obiettivo è che la popolazione allontanata dalle case inagibili abbia una sistemazione dignitosa.