Sono dieci i nuovi film al cinema dal 3 novembre. Un numero inferiore alla scorsa settimana, ma sufficiente ad affollare la programmazione del primo weekend del mese. Il maggior numero di copie spetta al Caravaggio di Placido e Scamarcio, alla gay comedy Bros e all’epico The Woman King interpretato da una tosta Viola Davis. Non è mancata nemmeno la solita uscita speciale targata Nexo Digital.
Tutti i nuovi film al cinema dal 3 novembre
È rimasta sugli schermi tre giorni, dal 31 ottobre al 2 novembre, la commedia horror Cut! Zombi contro zombi di Michel Hazanavicius, il (pessimo) remake del cult giapponese One Cut of the Dead di Shinichiro Ueda, lanciato da Nexo come l’evento di Halloween dell’anno. Per il resto, il titolo da battere rimane La stranezza: dopo la partenza sprint, il film di Roberto Andò con Servillo, Ficarra e Picone ha già superato quota 2 milioni di euro di incassi.
L’ombra di Caravaggio
La vita di Michelangelo Merisi, uno dei pittori più rivoluzionari di sempre, ideata e diretta da Michele Placido e interpretata da Riccardo Scamarcio. Soltanto l’idea del confronto con la biografia firmata da Derek Jarman fa tremare i polsi. La coppia pugliese se la gioca puntando sul binomio sangue e sesso e affiancando a un cast tutto italiano (Micaela Ramazzotti, Alessandro Haber, Gianfranco Gallo, Gianluca Gobbi, Maurizio Donadoni) le stelle francesi Isabelle Huppert, Louis Garrel e Lolita Chammah. Il risultato è in zona stracult.
Acqua e anice
Olimpia è una leggendaria stella del liscio che, a 70 anni suonati, si mette in testa di tornare in tour sui luoghi della memoria, quelli delle persone amate e dei concerti che l’hanno resa una star. In viaggio su un furgone di fortuna, la accompagna l’autista giovane e timida Maria. Definito “un road movie da balera”, l’opera prima di Corrado Ceron è passata alle Giornate degli Autori di Venezia 79 e poggia soprattutto sull’inedita coppia di protagoniste: Stefania Sandrelli e Silvia D’Amico.
The Woman King
La regista Gina Prince-Bythewood trasforma in epica black la storia vera (e misconosciuta) del Dahomey, regno africano che durò tre secoli in quello che è l’attuale Benin. Protagonista è la generale Nanisca (Viola Davis), la donna che all’inizio dell’Ottocento ha addestrato e guidato le sue Agojie (ovvero Amazzoni) in un’eroica resistenza contro i commercianti di schiavi europei e i confinanti e collusi Yoruba. Un mix vecchio stile tra Mulan e Il gladiatore, ma in versione afro-thrilling.
Bros
Ormai il movimento LGBTQIA+ è il trend del momento e Hollywood non si lascia sfuggire l’occasione di portare sugli schermi “la prima commedia con un cast interamente gay prodotta da una major”. Collaboratore di Judd Apatow, il regista e sceneggiatore inglese Nicholas Stoller racconta la storia d’amore queer tra l’attivista intellettuale Bobby (Billy Eichner) e il palestrato e superficiale Aaron (Luke Macfarlane). Una rom-com furbetta e conformista, salvata dal suo frizzante senso dell’umorismo.
Maria e l’amore
I francesi Lauriane Escaffre e Yvo Muller debuttano con questa delicata e poetica commedia romantica in equilibrio tra film mainstream e cinema d’autore, affidata alla coppia Karin Viard e Grégory Gadebois. Lei è la Maria del titolo, timida donna delle pulizie con la passione per la poesia bloccata in una triste quotidianità; lui è Hubert, il bizzarro custode dell’Accademia delle Belle Arti dove lei è appena stata assunta. Due anime sole che diventano gemelle grazie all’arte e al potere del sogno.
Ragazzaccio
Paolo Ruffini torna dietro la macchina da presa con una commedia drammatica che racconta il bullismo da una prospettiva particolare: quella dell’isolamento forzato vissuto dagli adolescenti durante i mesi più duri della pandemia. Il romanzo di formazione del suo giovane protagonista Mattia, insofferente ragazzo di provincia interpretato da Alessandro Bisegna, si dipana attorno a un paradosso da “sfigati”: innamorarsi nel momento meno opportuno, ovvero nel pieno del lockdown. Nel cast Giuseppe Fiorello, Massimo Ghini e Sabrina Impacciatore.
Lo schiaccianoci e il flauto magico
Natale anticipato con quest’animazione russo-ungherese in CGI diretta da Vikor Glukhusin e ispirata al classico di Dumas padre prima di diventare il celebre balletto con la musiche di Tchaikovsky. La storia è sempre la stessa – la ragazza amante della danza che alla morte del padre vede i suoi giocattoli animarsi e che scopre che il suo schiaccianoci è in realtà il principe della Terra dei Fiori che tanto ama – mentre a cambiare è la voce della protagonista, la tiktoker Charlotte M. Il target è (esclusivamente) il pubblico di famiglie.
Santa Lucia
Più di un anno dopo la sua realizzazione e dieci dopo l’inizio della sua lavorazione, esce finalmente l’interessante esordio alla regia del napoletano Marco Chiappetta. Prodotta da Teatri Uniti di Mario Martone, la sua opera prima ha per protagonisti Renato Carpentieri e Andrea Renzi nei panni di un non vedente emigrato in Argentina che torna a Napoli in occasione della morte della madre e di suo fratello, un musicista fallito e da sempre geloso di lui. Il loro incontro fa emergere un segreto del passato che cambierà per sempre il loro rapporto e i destini della famiglia.
Il mio vicino Adolf
Il signor Polsky (David Hayman) è un ebreo sopravvissuto alla Shoah che nei primi anni Sessanta si è rifugiato in Sud America per vivere isolato e dimenticare i dolori del passato. La sua vita scorre liscia e tranquilla fino a quando non trasloca accanto alla sua villetta un nuovo vicino, il signor Herzog (Udo Kier): è tedesco e mancino, ama dipingere e ha un cane, ha una strana espressione e i suoi occhi sembrano proprio quelli del Fürher. È davvero Hitler? La commedia agrodolce di Leon Prudovsky è tanto insolita quanto innocua: a salvarla ci pensa la performance strepitosa di un immenso Kier.
Tango con Putin
A guerra in Ucraina in corso e con la propaganda a pieno regime su entrambi i fronti, arriva in sala questo documentario di Vera Krichevskaya che ricostruisce la storia di Dozhd, la televisione indipendente russa fondata dalla ballerina dissidente Natalya Sindeyeva (classificata “agente straniera” dal governo Putin) e chiusa il 3 marzo 2022. In realtà è più esplicativo il titolo originale F@ck This Job perché il doc è piuttosto un’analisi appassionata e approfondita di cosa significa essere al giorno d’oggi giornalisti, editori e in generale imprenditori nel campo dell’informazione e dell’intrattenimento.
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