Alessandro Haber è su una sedia a rotelle da otto mesi e spiega perché: “Ho anche pensato di farla finita”

L'attore racconta come sta vivendo in seguito alle due operazioni che ha subìto per uno schiacciamento alle vertebre

All’edizione 2022 della Festa del Cinema di Roma, Alessandro Haber è arrivato sul red carpet in sedia a rotelle. Accompagnato dall’amico Giovanni Veronesi alla presentazione del cortometraggio da lui diretto L’inganno, l’attore, 75 anni di cui più di 50 di carriera tra cinema, teatro e televisione, è costretto da otto mesi a vivere su una carrozzina. Da quando, cioè, ha subito un’operazione che doveva guarirlo e invece ha peggiorato le sue condizioni di salute.

Alessandro Haber: sedia a rotelle “è dura”

Haber ha raccontato cosa gli è accaduto e il dramma che sta vivendo in un’intervista al Corriere della Sera. Tutto è cominciato con un forte dolore alla gamba. Dai primi controlli medici è emerso un importante schiacciamento di due vertebre. L’attore si è sottoposto ad un intervento alla schiena, ma l’operazione non è riuscita alla perfezione, anzi: è stato necessario un secondo intervento e un lunga periodo di riabilitazione.

“Ho avuto momenti di grande depressione, ho anche pensato di farla finita – rivela al Corriere –. Non ero indipendente, mi sentivo un peso. Inutile. Agli altri ma soprattutto a me stesso. La mia energia diluita, dispersa. È stata dura. Ma ho pensato: c’è chi sta peggio. Ho avuto un’esistenza piena, ho realizzato tanti sogni. La vita mi ha regalato, e può ancora regalarmi, tanto. Per cui non devo, non voglio lamentarmi”.

Adesso Haber vede il mondo “a mezz’altezza”, com’è capitato a Bernardo Bertolucci negli ultimi anni a causa dei ripetuti interventi chirurgici alla schiena per i suoi problemi con un’ernia al disco. La cosa non gli piace, ma non vuole lamentarsi. “Sto facendo riabilitazione – spiega Haber – e, tra piscina e sedute di fisioterapia, che mi aiutano moltissimo, sento che il mio corpo sta cambiando, sto tornando in forze. Primo obiettivo: riuscire a camminare con le stampelle. Poi finalmente senza”.

Un primo piano di Alessandro Haber
Alessandro Haber (foto: RaiPlay Sound)

Alessandro Haber: malattia e anche discriminazione

In questi giorni sugli schermi nel cast del biopic L’ombra di Caravaggio, al cinema dal 3 novembre scorso, Haber si sente vittima di una certa discriminazione da quando è in sedia a rotelle. Prima le persone gli si avvicinavano per fare una foto e ricevere un autografo: ora non più. “Negli sguardi furtivi, nei sorrisi pudichi leggo però solidarietà – ammette l’attore –. Inizialmente non volevo uscire di casa. Oggi, che sono più forte, quando si avvicinano le consolo”.

“Le considerazioni sulla morte diventano a un certo punto della vita inevitabili – conclude Haber –, cominci a perdere amici magari anche più giovani di te. Una cosa di cui mi sento in colpa. Con tutte le sue contraddizioni, la vita è un ballo meraviglioso, e io ho voglia di danzare ancora”.