La vera crisi di oggi non è pandemica ma psicologica. Ne è convinto Enrico Ruggeri e lo dice senza mezzi termini in un tweet che echeggia la teoria sulla psicosi delle formazioni di massa elaborata dallo psicologo belga Mattias Desmet. Secondo il professore dell’Università di Ghent, la salute mentale delle persone, già in declino da decenni, si è ulteriormente incrinata con la paura “fluttuante”, il panico sociale e l’isolamento che molti hanno provato prima e durante la pandemia.
Enrico Ruggeri: mascherine all’aperto “schiavitù mentale”
“In giro per Milano: un bel 30% di gente ancora con la mascherina, compresi dei giovani. La schiavitù mentale è più forte di quella legislativa”, scrive Ruggeri su Twitter. Questo cinguettio ha subito generato numerose polemiche e commenti sprezzanti.
C’è chi è d’accordo con il cantante: “Non ne usciamo caro Enrico, troppe pecore ipocondriache”, “Il lavoro psicologico è alla base di tutta la strumentalizzazione pandemica. È questa la vera emergenza”, “Sarà difficile tornare alla normalità con questi presupposti”.
Altri utenti dissentono dalla posizione dell’ex voce dei Decibel: “Si chiama prudenza. Ma poi non eravate quelli della libertà e autodeterminazione?”, “Non capisco dove sia il problema: male non può fare, Covid a parte. Da quando ci sono le mascherine non ho più preso né raffreddore né mal di gola”, “E se fossero semplicemente persone rispettose, magari con lievi sintomi, ma non volessero star a casa comunque? È un dovere morale indossarla in quel caso”.
Ruggeri risponde di persona al commento della follower Maria Teresa Cipollone, che accusa il cantante di fare “arringhe di proselitismo” e secondo la quale “ognuno farà come crede” e “chi la indosserà lo farà per motivi personali, e chi non vedeva l’ora di toglierla, come me, la toglierà”. La replica di Ruggeri è netta: “Hai perfettamente ragione. Ma la frase ‘ognuno farà come crede’ purtroppo non è mai stata applicata negli ultimi due anni. O sbaglio?”.
Enrico Ruggeri, Twitter scatenato per il suo post sulle mascherine
Non è la prima volta che Ruggeri prende posizioni scomode e controcorrente. Poco prima dell’inizio di Sanremo 2022, il cantante ha fatto gli auguri ad Amadeus contestando però una nota emessa dal sottosegretario al Ministero della salute Pierpaolo Sileri, ovvero che “il positivo asintomatico può condurre anche Sanremo”.
Questa dichiarazione deve costituire un precedente secondo Ruggeri: “Non si può e non si deve tornare indietro. Migliaia di concerti (anche all’aperto), di eventi, di rappresentazioni teatrali sono saltati perché nella troupe c’era anche un solo positivo asintomatico: grazie a quelle disposizioni una categoria è stata messa in ginocchio, umiliata, derisa e dimenticata. Dopo quella frase nessuno potrà più permettersi di interferire nella attività di musicisti (penso soprattutto a quelli che suonano nei piccoli club), attori, tecnici e operatori dello spettacolo”.