Fabio Fazio ha detto sì alla riduzione del suo stipendio. Secondo quanto rivelato dall’Adnkronos, l’intesa sarebbe stata raggiunta un paio di settimane fa: il conduttore avrebbe accettato il taglio del proprio compenso richiesto dalla Rai. La notizia è stata poi confermata da fonti dell’entourage del presentatore ligure. Fazio si è messo a disposizione del servizio pubblico e ha acconsentito alla sforbiciata (non si sa di quanto) perché si tratta di una necessità dell’azienda e non di una misura “punitiva” ad personam. Il conduttore ha posto una sola condizione.
Fabio Fazio stipendio ridotto ad una condizione
Fazio e i suoi collaboratori hanno chiesto che non venga ridotto il budget di Che tempo che fa, il talk che dalla prossima stagione passerà da Rai1 a Rai2. Secondo i numeri diffusi lo scorso anno dal Fatto Quotidiano, il programma è realizzato da Officina Srl, società proprietaria del format che ne realizza la produzione e le cui quote sono detenute al 50% da Fazio stesso e per la parte restante da Magnolia.
In totale, Che tempo che fa costerebbe annualmente oltre 18 milioni di euro: 2 milioni 240mila (al lordo delle imposte) per il conduttore come da contratto (stipulato il 28 luglio 2017 e valevole fino al 2021), i restanti 10milioni 644mila euro per i costi di produzione. Almeno per il primo anno, ovvero la stagione 2017-2018. Di fatto, i costi del programma rispetto a quando andava in onda su Rai3 sono quasi raddoppiati.
Stipendi conduttori Rai, l’ad Salini spinge per la riduzione
Adesso bisognerà capire a quale percentuale ammonta la riduzione di stipendio di Fazio, criticato spesso e volentieri da Foa e Salvini per la sua remunerazione. Il suo contratto è in essere e non si tratta di un rinnovo: una modifica dei suoi punti, oltre a prevedere un’eventuale lunga trattativa, potrebbe anche esporre la Rai al pagamento di penali.
L’ad Fabrizio Salini, secondo voci arrivate da Viale Mazzini, vorrebbe ridurre i compensi di tutti gli artisti del 20%. Il tetto allo stipendio annuo, accettato da Fazio, sarà avallato (non senza resistenze) anche da altri due nomi di punta del servizio pubblico con cachet “pesanti”: Bruno Vespa e Carlo Conti. Entrambi ben oltre la soglia dei 2 milioni all’anno.
[…] chiesto a tutti di ridursi il compenso, e ho accettato. Solo io però. Sono stufo – attacca Fazio – di dovermi difendere per il mio lavoro”. […]
[…] Un viaggio, insomma, nel difficoltoso tunnel della sua depressione e alcolismo, un periodo davvero buio di cui anche la moglie, a volte, non è riuscita a coglierne i segni: “È stato molto difficile stare accanto a qualcuno che sta male quando non realizzi, lo sai dopo quanto quella persona stesse male e mi sono sentita anche in colpa per non aver capito forse fino in fondo” ha raccontato la presentatrice a Fabio Fazio. […]