Niente da fare: pare proprio che, per il momento, il padre di Britney Spears rimarrà la persona ‘in carica’ per la conservatorship (ovvero la tutela esclusiva della figlia, dei suoi spostamenti e della sua vita economica) ancora per un po’. È passata solo una settimana dalle tristissime parole della cantante sul suo stato emotivo e di salute, e tutti i colleghi e fan speravano di vedere subito un cambiamento…
Perché ci sarà ancora il padre di Britney Spears a farle da tutore esclusivo
Lo ha stabilito un giudice della Los Angeles Superior Court, racconta Variety, spiegando come sia stata respinta ufficialmente una vecchia richiesta risalente allo scorso novembre dall’avvocato della popstar, Samuel Ingham III, affinché non fosse il padre di Britney Spears l’unico garante della tutela, e questo perché pare che la figlia «avesse paura del padre» al punto da non volersi più esibire in pubblico.
La risposta del giudice, insomma, non va intesa come diretta alla spaventosa confessione di Britney lo scorso 30 giugno, durante il quale la cantante ha ammesso pubblicamente che gli ultimi 13 anni della sua vita sono stati soggetti alle decisioni del padre, persino su quegli aspetti privati, professionali e perfino ‘genitoriali’, in quanto la cantante non può scegliere autonomamente di rimuovere il dispositivo anticoncezionale (la spirale) ed avere liberamente figli con il suo nuovo fidanzato, a meno che il padre non approvi la decisione.
Inoltre pare che la star di Baby One More Time sia stata sottoposta anche a terapie farmaceutiche particolarmente ‘stordenti’, e questo – insieme allo sfogo aperto sul suo ‘non stare bene, da tanto tempo’ – ha fatto allarmare tutti i suoi fan, colleghi e amici, che speravano di vedere la richiesta di sospendere il padre di Britney Spears immediatamente accolta. Ed invece no: «La gestione e la cura della figlia preoccupano Mr. Spears – si legge nei documenti presentati dall’avvocato di Jamie Spears – A giudicare dalle dichiarazioni che (Britney) ha reso alla corte, Mr. Spears pensa che la richiesta di nominare Jodi Montgomery presentata dal legale Samuel D. Ingham III non rifletta i desideri di Ms. Spears che il 23 giugno ha spiegato alla corte di non volere sottoposta a tutela e ha parlato di continui scontri con Ms. Montgomery circa le cure mediche a cui è sottoposta e altre questioni relative alla cura personale».
La data della prossima udienza è il 14 luglio.
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