Fedez contro il Vaticano: “Siamo uno stato laico”

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Un primo piano di Fedez

Ricordiamo il suo discorso del primo maggio, lo stiamo vedendo sulla cresta dell’onda estiva con Orietta Berti, ma non è finita qua: lo sfogo più infervorato di oggi martedì giugno è quello di Fedez contro Il Vaticano. Appena saputo come lo stato religioso si è pronunciato in merito al DDL Zan, il rapper ha deciso nuovamente di usare i suoi canali social per lanciare un messaggio forte.

Fedez contro il Vaticano: ecco cos’ha detto il rapper

Nelle sue seguitissime story Instagram la celebrity milanese ha esordito così_ “Buongiorno amici, avete letto l’ultima di oggi? Credo di sì ma se non l’avete letta ve la riassumo io: il Vaticano ha detto all’Italia: “Italia, se approvate il Ddl Zan state violando il Concordato tra Vaticano e Italia”… Monelli. Poi raga, chi ca**o ha concordato il concordato? Voi avete concordato qualcosa? Ma poi non avevamo concordato, amici del Vaticano, che ci davate delle tasse arretrate sugli immobili? L’Ue aveva stimato cinque miliardini forse di più. In realtà non si sa perchè avete il conto degli immobili, ne avete troppi.”

fedez contro il vaticano
Un primo piano di Fedez

Lo sfogo di Fedez contro il Vaticano e la sua posizione in merito al decreto legge prosegue così: “Magari dateci quei soldini, ci servono per fare andare avanti il Paese. Poi venite a rompere le palline sulle leggi italiane. E comunque, piccolo spoiler, amici del Vaticano, siamo uno Stato laico, so che non siete abituati a sentirvelo dire, però siamo uno stato laico. Un’altra cosa che non se se abbiamo concordato amici del Vaticano, fatemi capire. Voi potete rompere le palle sullle leggi italiane, mettere becco, però quando in Italia viene ‘sgamato’ uno dei quei pretini pedofilini che gli piace toccare i bambini, mi spiegate perché quando succedono cose come queste, il pretino non viene processato dalla giustizia italiana e invece lo processate poi in Vaticano?

Nessun pelo sulla lingua e toni apertamente provocatori: “Io spero che il Governo si renda conto di avere per le mani un’occasione incredibile. Non solo quella di far si, non che venga approvato il DDL Zan ma venga votato, ma anche quello di abolire un concordato anacronistico e di rivendicare la laicità dello Stato“.

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