Il bellissimo messaggio di Arisa sull’accettazione

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risa con andrea di carlo

Dopo la chiacchieratissima copertina di Vanity Fair e le belle parole della Incontrada, arriva anche un ispiratissimo messaggio di Arisa alle donne o, più in generale, a tutti coloro che fanno dei canoni estetici e dell’accettazione di sé un grande punto centrale della propria vita.

Il messaggio di Arisa sulla bellezza è di grande ispirazione

Era molto tempo che l’artista – che, tra i vari successi, ha interpretato la splendida versione di ‘Vasame’ contenuta nella colonna sonora di Napoli Velata di Ozpetek – non faceva sentire la sua voce decisa e creativa sui social. In questi giorni però ha deciso di tornare con “la prima foto da quando ho deciso di ritornare allo stato originale della mia faccia. Senza filtri.

messaggio di arisa

Mi spiego meglio: negli ultimi anni la paura del tempo che passa era diventata incombente. Le mie serate le impiagavo a scrutare i difetti sul mio volto e a contare i buchi di cellulite sul mio sedere e sulle mie cosce.
Chirurghi e medici estetici sono diventati i miei confessori, pensavo che se fossi diventata più bella la gente mi avrebbe amata di più, che avrei trovato l’amore della mia vita e che sarebbe stato tutto più facile per me con amici e lavoro.
Guerre infinite coi miei capelli e tempo perso che non torna più. Io lo so che non sono bella come le tipe che vedo sui giornali e sui social, ma non voglio che sia più un mio problema. Ci sono tante persone care nella mia vita, che amo alla follia, che pur non aderiscono ai canoni del bello che ci propone questo mondo, eppure niente sarebbe lo stesso senza di loro per me.”

La bella riflessione del non ‘sentirsi sbagliata’

E allora? Cosa vuole provare a comunicare il messaggio di Arisa ai suoi lettori e ascoltatori?

“Mi chiedo allora perché solo io dovrei sentirmi meno amabile con la mia faccia, la mia età e la mia cellulite. Un essere umano è quello che è, quello che dà, o quello che appare??Ogni problema diventa un problema solo se gli permettiamo di esistere.
Quando portavo gli occhiali e il caschetto mi sentivo me stessa, ma la gente per strada mi prendeva in giro, si permettevano di fare apprezzamenti veramente pesanti sul mio aspetto fisico. Per non parlare del “ ci è o ci fa(?)”che mi ha fatto sentire sbagliata fin dall’inizio della mia avventura. Questo alle donne capita spesso perché siamo in una società che dà per scontato che una donna possa essere messa in discussione per aspetti futili già in famiglia e che sia tutto normale”

In conclusione, il consiglio è quello di non lasciarsi ‘depotenziare’ il valore:

Da bambine dobbiamo essere accettate da nostro padre e non dare troppo fastidio a nostra madre che è una donna come noi problemi annessi,adolescenti dobbiamo passare l’esame della classe,dei primi flirt, delle amiche fighe che decidono se siamo all’atezza di stare nel gruppo;poi:vogliamo parlare del mondo del lavoro??
È ora di svegliarsi.
Sentirci sbagliate ci rende ottime acquirenti.Depotenzia il nostro valore; ci divide e il mondo va a rotoli.
Amiamoci per quello che siamo.
Siamo Vita”
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