Matthew Perry, è mistero sulla morte dell’attore: la foto-profezia sui social

L'indimenticabile Chandler di "Friends" sarebbe annegato nella vasca idromassaggio, ma le indagini tengono aperte altre ipotesi

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Matthew Perry
Matthew Perry

La morte di Matthew Perry, l’amatissimo Chandler di Friends, si sta portando dietro numerosi misteri. Il corpo dell’attore, 54 anni, è stato trovato privo di vita sabato 28 ottobre all’interno della vasca idromassaggio nella sua casa a Los Angeles. L’ipotesi degli investigatori dell’LAPD è quella di un malore, anche se non si escludono altre eventualità. Il capitano Scot Williams parla infatti di una morte “sospetta”.

Matthew Perry, causa morte ancora un mistero

Pochi giorni prima della sua morte, Perry aveva postato una foto sui social che lo ritrae immerso nell’acqua di una piscina, di notte, con le cuffie alle orecchie. “Oh, quindi l’acqua calda che gira intorno ti fa sentire bene? Sono Mattman”, il suo commento. Nello scatto si vede l’attore all’angolo della vasca, con gli occhi chiusi, mentre in cielo la luna è coperta in parte dalle nuvole. “Capisci cosa sto cercando di dirti?”, aveva aggiungo in un altro video della luna, riferendosi forse a Batman.

Non sono state trovate droghe sulla scena del decesso né al momento si valutano ipotesi collegate ad un omicidio. Sarà l’ufficio del medico legale della contea di Los Angeles a effettuare l’autopsia per determinarne le cause esatte, ma gli inquirenti hanno già anticipato che ci vorrà molto tempo. Stando alle prime indiscrezioni, Perry avrebbe fatto attività fisica al mattino (gioca a pickleball, una sorta di mini-tennis) e tornato a casa, avrebbe mandato il suo assistente a fare delle commissioni. Al rientro, l’assistente ha chiamato il 911 perché Perry non rispondeva.

Dietro la maschera del suo divertente personaggio, Perry nascondeva una lunga lotta contro l’abuso di droghe, alcol e psicofarmaci. Nel suo momento peggiore l’attore era arrivato a consumare una bottiglia di vodka a sera, cocaina, oppiacei (55 pasticche di Vicodin al giorno) e soprattutto benzodiazepine, ovvero Xanax e ansiolitici vari. Con gli anni il divo era finito due volte in coma, si era sottoposto a 15 tentativi di riabilitazione e a 14 operazioni chirurgiche al colon a causa dell’uso di oppioidi.

Matthew Perry alla presentazione del suo memoir
Matthew Perry alla presentazione del suo memoir

Matthew Perry, morte dopo dipendenze e rehab

Nel suo libro di memorie Friends, amanti e la Cosa Terribile, pubblicato in Italia da La nave di Teseo, Perry racconta in prima persona l’infanzia da figlio di genitori separati, il desiderio di riconoscimento, il successo prima nel tennis in Canada e poi nello spettacolo a Hollywood, la sua odissea con le dipendenze, la pace che aveva trovato nella sobrietà.

“A gennaio 2022, mi hanno fatto un’incisione di quindici centimetri ricucita con le graffette metalliche. Questa è la vita di qualcuno che ha ricevuto in dono la Cosa Terribile. E non mi permettono di fumare. Una giornata va bene quando riesco a superarla senza fumare e senza che avvenga qualcosa di folle. Quando non fumo, prendo pure peso – di recente ne ho preso infatti così tanto che, guardandomi allo specchio, pensavo qualcuno mi stesse seguendo”, scriveva senza mai perdere un briciolo della sua ironia.