Sorry We Missed You di Ken Loach è un film devastante. Il lavoro dell’autore-regista britannico, scritto dal suo storico sceneggiatore Paul Laverty, è stato presentato a Roma ad una settimana dalle elezioni inglesi, che hanno segnato il trionfo di Boris Johnson e il crollo dei Laburisti. A dialogare con Loach c’era Diego Bianchi, anima e conduttore di Propaganda. Lo hanno chiamato, scherza Zoro, perché hanno qualcosa da condividere: analizzare le sconfitte della sinistra. Il film, in realtà, racconta ben altro.
Presentato in Concorso al Festival di Cannes 2019, Sorry We Missed You segue la storia dei Turner, una famiglia del ceto medio di Newcastle distrutta dalla crisi finanziaria del 2008. Dovevano compare casa, ma la banca che gli aveva concesso il mutuo è fallita. Ora che il capofamiglia Ricky (Kris Hitchen, nella vita reale fa l’idraulico) ha perso il lavoro nel settore edile, cerca di sopravvivere facendo il corriere.
È la vittima perfetta della cosiddetta “gig economy”, il mercato del lavoro occasionale: un lavoratore precario sfruttato da una ditta in franchise, che spaccia il suo impiego per autonomo. Ricky lavora 14 ore al giorno per 6 giorni alla settimana e per fare le consegne per colossi come Amazon ha dovuto comprare un furgone, vendendo l’auto della moglie.
Abby (Debbie Honeywood, nella vita reale un’insegnante di sostegno) fa la badante per anziani malati e in difficoltà. Lavora per un’agenzia e il suo contratto capestro prevede un compenso da fame. Attenta e scrupolosa, Abby dà tutta sé stessa per i figli Seb (Rhys Stone), 16enne di talento ma problematico e irrequieto, e Liza Jane (Katie Proctor), la piccola di casa che cerca di tenere insieme i cocci di una famiglia a pezzi. Perché è questo il vero problema: il lavoro, questo lavoro, distrugge le famiglie.
Sorry We Missed You, Ken Loach a Roma per il film
Loach è chiaro sulle motivazioni che l’hanno spinto a restare a Newcastle dopo il successo di Io, Daniel Blake, premiato con la Palma d’oro a Cannes. Sorry We Missed You è un film sul tempo che il capitale ci ruba di continuo. “La gente – racconta il regista – lavora per poter trascorrere il tempo serenamente con la famiglia e con gli amici. Ciò diventa sempre più impossibile, soprattutto per chi lavora ai livelli più bassi. La reperibilità resa possibile dalla tecnologia deve farci pensare: chi detiene questa tecnologia? Perché non la usiamo per rendere migliore la nostra vita, per ridurre l’orario di lavoro settimanale a 32 ore? È questo che chiedeva la guida del partito laburista alle elezioni, eppure li hanno derisi”.
Sorry We Missed You: uscita il 2 gennaio 2020
Già, i sindacati. Nel corso del film, vediamo Abby prendersi cura di un’anziana sindacalista, che si domanda proprio che fine abbiano fatto le famose 32 ore chieste e ottenute in passato con tante battaglie. “I sindacati – spiega Loach – devono riscoprire i loro metodi originari. Quando sono stati creati, la gente viveva in queste condizioni: i muratori andavano di persona al cantiere chiedendo di essere assunti, i portuali si riunivano sulle banchine cercando di farsi assumere. Si mettevano l’uno contro l’altro. I sindacati non hanno bisogno di grossi uffici costosi, ma di persone attive che scendano tra le persone e le guidano”.
Quando Bianchi gli domanda chi avrebbero votato alle elezioni Abby e Ricky, Loach ritiene che i suoi protagonisti sarebbero stati “sufficientemente sensibili” da votare per i Laburisti. “Una persona su tre – commenta il regista – ha ignorato la propaganda. Ma la gente era molto confusa. Corbyn è stato reso impopolare dalla propaganda che è stata intensa quanto mai in passato. Tutta la stampa, persino la BBC, gli ha dato del razzista e simpatizzante del terrorismo: tutte bugie, Corbyn è un uomo di pace”.
“Estrema destra e socialdemocratici – aggiunge Loach – hanno amplificato queste menzogne per distruggere il programma radicale che la sinistra ha cercato di portare avanti, attaccato anche da Tony Blair. D’altronde è stato lui ad aumentare le privatizzazioni delle aziende pubbliche ed è responsabile di almeno un milione di vittime della guerra in Iraq: da lui lezioni non ne prendiamo”.
Sorry We Missed You, film per i lavoratori della “gig economy”
Proprio alla Brexit e al futuro dei lavoratori va il pensiero del regista. “È sempre stato così: cent’anni fa le persone in Europa – chiude Loach – sono state convinte ad ammazzarsi a vicenda dalla propaganda. Se c’è una lezione che dobbiamo imparare da queste elezioni è: attenti ai socialdemocratici di destra. La sinistra vive un paradosso in Europa: da una parte chiede solidarietà per i lavoratori, dall’altra nei Trattati c’è il libero mercato, cioè un sistema che produce la crudeltà che mostriamo nel film. Sì all’Unione Europea, ma non a questa”.
C’è poco altro da aggiungere: Sorry We Missed You, distribuito da Lucky Red, è un gancio micidiale di Capodanno, da vedere dopo (insieme a o al posto di) Tolo Tolo.