Milva, diva per sempre: perché il doc di Rai 3 è un film che tutti dovrebbero vedere

Arriva in prima serata venerdì 3 maggio il documentario di Angelo Longoni che omaggia la Pantera di Goro, scomparsa il 24 aprile 2021

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Milva

Si chiama Milva, diva per sempre il documentario che, a tre anni da morte, va in onda venerdì 3 maggio alle 21:45 su Rai 3 per ricordare la diva dalla chioma rossa scomparsa a 81 anni il 24 aprile 2021. Prodotto da Elide Melli per Cosmo Production e diretto da Angelo Longoni, il film ripercorre la vita e la carriera della cantante voce indimenticabile del nostro Paese. Il suo percorso umano e artistico permette infatti di capire l’evoluzione culturale dell’Italia dagli anni Cinquanta fino ad oggi.

Milva diva per sempre: Rai 3 omaggia la cantante

Maria Ilvia Biolcati, in arte Milva, rivive in questo mosaico emozionante e introspettivo che parte da Goro, sul Delta del Po, e si apre al Piccolo e Strehler, passando da Brecht alle esibizioni a Sanremo, dalla musica leggera ai teatri più importanti del mondo. Oltre alle performance dal vivo della cantante, il viaggio è arricchito dalle testimonianze di chi l’ha conosciuta davvero. Non solo giornalisti, scrittori e colleghi celebri come Theodorakis, Vangelis, Enzo Jannacci, Franco Battiato, Astor Piazzolla, Alda Merini, Cristiano Malgioglio, Iva Zanicchi e Gigliola Cinquetti, ma anche il suo ultimo compagno di vita Massimo Gallerani e la figlia Martina Corgnati.

Storica dell’arte e docente universitaria, Corgnati ha dedicato a sua madre il libro Milva. L’ultima diva. Autobiografia di mia madre, pubblicato da La Nave di Teseo. “Come tutte le madri fu tante cose contemporaneamente: dipende dai momenti della vita. Ricordo una donna schiva, pochissimo mondana. Aveva bisogno di privacy e di tempi solo suoi. Anche quando viveva con un compagno, amava stare da sola, isolarsi. Le serviva per recuperare le energie”, racconta in un’intervista concessa a La Stampa.

Un primo piano di Milva
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Perché vedere Milva diva per sempre su Rai 3

Corgnati definisce l’essere figlia di Milva “un abito faticoso da indossare”: “Nessuno ti tratta in modo normale e per quello che vali, anche se tu fai di tutto per far dimenticare chi sei. Avrei voluto il silenzio su di me. E invece casa era stretta d’assedio dai paparazzi. Solo quando il rapporto con Massimo si stabilizzò, si calmarono. Il periodo peggiore (ero alle elementari) fu quello della separazione da mio padre e della storia con Mario Piave”.

Da tempo si parla anche di un biopic dedicato all’indimenticabile Pantera di Goro. A Milva, diva per sempre la figlia ha collaborato su invito del regista Angelo Longoni. È stato lui a proporle di intervenire sulla sceneggiatura subito dopo la morte della madre, prima ancora di cominciare a scrivere il suo libro. Nel documentario si parla per la prima volta in maniera approfondita dei problemi alle corde vocali della cantante. Non avendo una tecnica lirica, Milva non si risparmiava mai e fin da subito fu costretta ad un uso massiccio di cortisone. “Penso sia stato quello che le ha minato la salute e alla fine accorciato la vita. Senza non avrebbe potuto cantare in quel modo. Ha pagato un prezzo molto caro per la sua arte”, confessa Corgnati.