Marconi, tutto quello che bisogna sapere sulla fiction con Stefano Accorsi

3
1802
Stefano Accorsi è Guglielmo Marconi nel biopic di Rai 1
Stefano Accorsi è Guglielmo Marconi nel biopic di Rai 1 (foto: Kicca Tommasi)

Nei palinsesti di Rai 1 per la primavera del 2024 spicca tra le fiction un titolo molto atteso: Marconi, il biopic di Lucio Pellegrini dedicato allo scienziato e inventore Premio Nobel per la Fisica nel 1909. Ad interpretare il padre della radiotrasmissione è un bolognese doc: Stefano Accorsi. L’attore è alla sua seconda serie Rai da protagonista dopo il dramma giudiziario Vostro onore. Il progetto su Marconi arriva in occasione di un anniversario importante: i 150 anni dalla nascita, avvenuta il 25 aprile 1874.

Marconi, Stefano Accorsi è il Nobel per la Fisica

Prodotta dalla Stand by Me di Simona Ercolani con Rai Fiction e girata tra l’Emilia-Romagna e il Lazio, la miniserie è scritta da Salvatore De Mola e Bernardo Pellegrini. I due sceneggiatori hanno scelto un periodo particolare nella storia del papà della radio e della telegrafia senza fili: il 1937, l’anno della sua morte avvenuta poco prima della scoppio della Seconda guerra mondiale.

All’epoca Guglielmo Marconi è uno studioso apprezzato e famoso all’estero come “l’uomo che inventa il futuro”. A Villa Griffone, l’abitazione bolognese del padre, conduce i suoi esperimenti per generare le onde elettromagnetiche e trasmettere segnali. Grazie all’intercessione della madre, di origini irlandesi, riesce ad andare a Londra per raccogliere fondi e brevettare il suo sistema di comunicazione senza fili. Nel 1909 condivide con Karl Ferdinand Braun il Premio Nobel per la Fisica.

Oltre ai numerosi riconoscimenti internazionali, il pioniere del wireless è nominato senatore, delegato italiano al Trattato di Versailles nel 1919, presidente del Cnr di Roma, della Reale Accademia d’Italia e dell’Istituto della Enciclopedia. Ma nel 1937 Marconi già si domanda se la sua invenzione rivoluzionaria farà del bene al mondo o diventerà una minaccia. I dubbi etici nascono dall’uso che il fascismo e il nazismo fanno della radio per la loro propaganda.

Stefano Accorsi: Guglielmo Marconi tra accuse e dubbi etici

Sono numerose le analogie tra Guglielmo Marconi e J. Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica raccontato da Christopher Nolan. “È la storia di un uomo e del rapporto di quest’uomo con il regime che in quel periodo è alla ricerca di un’arma potente. I venti di guerra si stanno espandendo sull’Europa e lui, a differenza forse di Oppenheimer, decide di non lavorare in quella direzione”, spiega il regista Lucio Pellegrini in un’intervista a The Hollywood Reporter.

Nel biopic Rai il Marconi di Accorsi ha 63 anni, è uno scienziato di enorme fama e un imprenditore di successo. Un’intervista che concede ad una giornalista italo-statunitense doppiogiochista (è incaricata dal governo Mussolini di spiarlo per capire a quali invenzioni sta lavorando) è il pretesto per ripercorrere la sua vita, dalle prime trasmissioni ai prestigiosi incarichi istituzionali.

La sceneggiatura si basa su fatti, eventi e personaggi realmente accaduti e conta sulla consulenza di Barbara Valotti, la direttrice del Museo Marconi di Pontecchio Marconi. Per essere fedele alla realtà, la produzione ha girato sulle vere location che hanno segnato la vita del fisico: Villa Griffone, Sasso Marconi, Palazzo Venezia, Villa Mondragone, Villa Torlonia e il Museo Storico della Comunicazione all’Eur. Non solo: negli Studios di via Tiburtina gli scenografi hanno ricostruito fedelmente l’Elettra, il panfilo su cui Marconi ha vissuto con la sua famiglia, la seconda moglie Maria Cristina Bezzi-Scali e la figlia Maria Elettra.

Composta da due episodi, Marconi va in onda su Rai 1 in prima serata il 5 e 12 maggio, nello spazio della domenica.

3 COMMENTS