Avanti popolo, Corona da Nunzia De Girolamo è un flop e grida al complotto: “Mi hanno censurato”

Il gossipmaker aveva promesso il 15% di share ma la trasmissione si ferma al 4.3%: "Sono stato censurato!", urla lui sui social

0
536
Fabrizio Corona ad Avanti popolo
Fabrizio Corona ad Avanti popolo (foto: RaiPlay)

Si è rivelata un flop d’ascolti l’apparizione di Fabrizio Corona da Nunzia De Girolamo ad Avanti popolo, il programma del martedì sera di Rai 3. Il gossipmaker aveva annunciato di “fare il 15% di share” con le sue rivelazioni sulle scommesse illegali dei calciatori di Serie A, ma la trasmissione si è fermata ad un magro 4.3% di share, +0.7% in più rispetto all’esordio della scorsa settimana (nel segmento con Corona il picco è stato del 9.8%) ma decisamente lontano dal 15% annunciato alla vigilia.

Corona Avanti popolo: ascolti flop

Stretto tra gli 8,4 milioni di spettatori sintonizzati su Rai 1 per Inghilterra-Italia (37.9% di share) e il milioni di fedelissimi che ha visto Le Iene con il 7.2%, Avanti popolo è stato battuto nettamente dalla concorrenza diretta. Su Rai 2 Belve di Francesca Fagnani ha fatto segnare il 6.1% di share, Bianca Berlinguer con È sempre Cartabianca su Rete 4 si è assestata sul 5.7% e ancora meglio ha fatto Giovanni Floris su La7: il suo DiMartedì ha registrato 1,2 milioni di spettatori con il 6.4% di share. Numeri insoddisfacenti per Avanti popolo!, considerando quanto è stato pagato Corona per i suoi scoop.

Corona, naturalmente, non si prende responsabilità per il tracollo della trasmissione. Anzi: in un messaggio postato su Instagram, grida alla censura della Rai. “Sono stato censurato! Non me lo aspettavo! Mi dispiace per tutti voi. Purtroppo non ho potuto, come mi avevano garantito questa mattina, dire quello che volevo, mostrare in tv il grande lavoro che sto portando avanti da 6 giorni senza dormire con il mio amico Moreno. A un certo punto la conduttrice ha lanciato un audio che poi non è stato nemmeno mandato in onda. Vi rendete conto?”.

L’ex re dei paparazzi sostiene che nel video si ascolta la voce di Niccolò Zaniolo e di tre giocatori di Serie A “che parlavano di scommesse e di tantissimi soldi”. “Hanno preso per il culo voi e hanno preso per il culo me. La tv oggi bisogna farsela da soli. Adesso penso cosa fare e dove mostrare tutte le notizie che ho trovato con immenso sacrificio e rischiando senza nessuna paura perché sono un uomo libero e non mi spavento di niente. Ho sbagliato a venire in questo programma e a promuovere qui un’inchiesta così importante e complessa che è stata censurata. Io me ne faccio una ragione e domani mi passerà ma per voi è una vergogna. Mi dispiace tanto. Ancora dopo tanti anni non imparo la lezione”.

Fabrizio Corona a Belve
Fabrizio Corona, da Belve ad Avanti popolo passando per Domenica In (foto: RaiPlay)

Corona, calcio scommesse passa a Striscia la notizia

Abile come nessun’altro a monetizzare le sue apparizioni, Corona ha usato Striscia la notizia per rivelare gli altri nomi dei calciatori invischiati nella vicenda scommesse: Stephan El Shaarawy della Roma, Federico Gatti della Juventus e Nicolò Casale della Lazio. Valerio Staffelli ha consegnato il Tapiro d’oro al gossipmaker per la presunta censura ad Avanti popolo e stasera Striscia manderà in onda il servizio completo.

Nel frattempo, non si placano le polemiche per i cachet da capogiro che la Rai ha pagato a Corona. In un editoriale per Il Fatto Quotidiano, Giovanni Valentini scrive di “prostituzione della tv di Stato” e di “degenerazione commerciale del servizio pubblico che tradisce il suo ruolo e la sua funzione”. “Quando c’è di mezzo il servizio pubblico, finanziato dai cittadini attraverso il canone d’abbonamento, allora il discorso è diverso e può assumere perfino i contorni del peculato ovvero della distrazione di denaro pubblico”.

La faccenda è diventata politica e Angelo Bonelli dei Verdi in commissione Vigilanza Rai ha presentato un’interrogazione in cui chiede “se è in linea con il contratto di servizio Rai promuovere la presenza a pagamento, in diversi talk show, di una persona condannata definitivamente dalla Cassazione e che ha pendenti diversi altri processi”. Persino Maurizio Gasparri ha finito per auspicare che “Corona, fonte di notizie giudicate interessanti, e si spera fondate, potrebbe essere esibito senza riempire le sue tasche di soldi dei cittadini”.