Eros Ramazzotti su Michelle Hunziker: “Affetto eterno”

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ramazzotti su michelle hunziker

Vi sarà capitato senz’altro di vedere il video del suo nuovo singolo ‘Ama’, e avrete notato la presenza della famiglia al completo, Aurora compresa: in un’intervista del Corriere.it è venuto fuori il pensiero di Eros Ramazzotti su Michelle Hunziker e sulla scelta di chiamarla per le riprese.

Cos’ha detto Ramazzotti su Michelle Hunziker e perché è presente nel suo ultimo videoclip ‘Ama’

Dopo il bacio che ha fatto sognare, durante una puntata di ‘Michelle impossible’, l’amatissimo cantante italiano appare con l’ex compagna e la loro figlia Aurora Ramazzotti nel video del suo ultimo singolo. Come mai quest’ospitata speciale «Michelle? – dichiara al Corriere – Ho, abbiamo, voluto dimostrare una cosa semplice e bellissima: che un amore, per quanto grande e per quanto profondo, può finire senza che sparisca l’affetto, la condivisione, il desiderio che l’altro sia felice. Quando ho invitato Michelle a fare il video con Aurora e con me lei è stata felice. La mia canzone è un inno all’amore senza regole imposte, senza codici da rispettare. L’amore integrale, quello che non consente pregiudizi e barriere. Quando leggo di mariti che uccidono le loro compagne o di padri che ammazzano i figli, penso che davvero viviamo in un mondo capovolto, in cui il rapporto più bello, più nitido, quello che, quando cambia natura, può trasformarsi in affetto eterno, può diventare invece annientamento dell’altro o possesso fragile ed egoista»

ramazzotti su michelle hunziker

Un pensiero davvero molto bello quello di Ramazzotti su Michelle Hunziker e, in generale, sull’amore e sulle storie importanti. Ma le riflessioni del cantautore si estendono anche all’attitudine degli essere umani in quest’epoca di social, cattiverie e critiche: «Mi colpisce oggi il desiderio delle persone di guardare ogni cosa con uno sguardo nero, pieno di sospetto e di rancore, carico di pregiudizi e di giudizi, spesso ingiustificati. Gli uni e gli altri. I social sembra stiano diventando il festival del negativo: non capisco perché le persone amino usarli non per comunicare gioia e pensiero, ma livore e odio. Spesso sui social gli esseri umani vengono aggrediti per le loro idee o per quello che hanno fatto o, semplicemente, per come sono. Qualche volta vorrei vederli in faccia, i leoni da tastiera che insultano chi è grasso, magro, alto, basso! Vorrei controllare se loro sono perfetti. Non mi importa tanto per noi, che facciamo parte del rutilante mondo dei media. Mi importa per la ragazza che viene derisa, per il bambino che viene bullizzato e ne soffre da cani. Possibile che nessuno possa difendere i più deboli da questo tribunale improvvisato, autonominato, che emette sentenze arbitrarie e può distruggere la serenità di un essere umano

Infine, riguardo le dinamiche di successo, fama e viralità – molto diverse da quelle che hanno caratterizzato gli esordi della sua carriera – il cantautore riflette, in particolare definendo il mondo dello spettacolo odierno (anche quello digitale) come «Un grande palcoscenico virtuale in cui un giorno sei una star e il giorno dopo quello che pulisce i gabinetti. Proprio perché questo appiattimento, questa idea che tutti siamo uguali, che non conta nulla né lo studio, né il lavoro che si sono fatti, ha finito col rimuovere ogni metro di giudizio ogni riferimento. Io non sono geloso di questi che hanno successo in un attimo, ma lo trovo ingiusto. Per loro, che domani saranno riconsegnati all’oblio, e per tutti quelli che nella vita si sono fatti un mazzo così…».