Michelle Hunziker chiede scusa ai centri antiviolenza: ecco cos’ha detto e perché

Durante l'intervista del 3 marzo a "Verissimo", la showgirl svizzera ha scatenato le proteste delle organizzazioni che lavorano contro la violenza di genere

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Michelle Hunziker a Verissimo (foto: Mediaset)

In vista della prima puntata della terza edizione del suo one woman show Michelle Impossible & Friends, al via mercoledì 6 marzo in prima serata su Canale 5, Michelle Hunziker chiede ufficialmente scusa ai centri antiviolenza per le parole da lei pronunciate nel corso dell’intervista concessa a Verissimo domenica 3 marzo. Ospite del rotocalco di Silvia Toffanin, la showgirl svizzera è stata sommersa di critiche dalle associazioni del settore.

Michelle Hunziker: Doppia Difesa unica attiva in pandemia?

“Non ci siamo fermate neanche durante il Covid quando tutti i centri antiviolenza giustamente erano fermi”, ha detto la conduttrice in riferimento all’attività della sua associazione, Doppia Difesa, fondata insieme all’avvocatessa Giulia Bongiorno per aiutare le vittime di discriminazioni e abusi. D.i.Re – Donne in rete contro la violenza ha chiesto una rettifica a Mediaset, puntualizzando che i centri antiviolenza sono sempre stati aperti in pandemia.

Quella di Michelle Hunziker è “un’affermazione erronea – si legge in una nota dell’associazione – dal momento che tutti i centri antiviolenza della rete D.i.Re sono rimasti aperti e non hanno mai interrotto l’attività durante tutta la pandemia e anche quelli impegnati in progetti di accoglienza in emergenza, 24 ore su 24, hanno continuato a intervenire raggiungendo le donne negli ospedali, nelle stazioni dei carabinieri o nei commissariati per fare colloqui di sostegno e offrire, quando richiesta, ospitalità”.

“Per consentire a tutte le donne di raggiungere i presidi più vicini sui territori – prosegue il comunicato –, in quel periodo D.i.Re promosse la campagna social #Noicisiamo – Emergenza Covid-19 che è stata accompagnata da diverse azione di advocacy rivolte al Governo. La dimostrazione di quanto le affermazioni di Hunziker siano frutto di un’imperdonabile disinformazione, è contenuta nei numeri del Monitoraggio svolto dalla rete D.i.Re durante l’emergenza sanitaria da Covid-19. Dal 2 marzo al 5 aprile 2020 i centri antiviolenza D.i.Re sono stati contattati complessivamente da 2.867 donne, di cui 806 (28%) non si erano mai rivolte prima ai presidi della rete”.

Un primo piano di Michelle Hunziker
Michelle Hunziker (foto: Facebook @therealhunzibook)

Michelle Hunziker, centri antiviolenza protestano

Proclamatasi contraria all’assistenzialismo e pronta a sostenere “un futuro di rinascita e di crescita economica”, Hunziker torna sulla vicenda tramite Mediaset e in una nota affidata all’Ansa chiede pubblicamente scusa alle organizzazioni che si occupano della violenza maschile sulle donne.

“Con riferimento all’intervista rilasciata domenica 3 marzo nel corso della trasmissione Verissimo – si legge nel comunicato –, Michelle Hunziker voleva semplicemente fare riferimento all’estrema difficoltà di continuare a prestare aiuto alle donne vittime di violenza e di continuare a essere per loro un punto di riferimento durante la pandemia”.

“Si scusa pertanto per aver erroneamente usato l’aggettivo ‘tutti’ riguardo ai centri antiviolenza – conclude la nota – e ha il massimo rispetto e apprezzamento nei confronti di tutti i centri che aiutano le donne”.