L’Italia torna in piazza per celebrare l’anniversario della Liberazione, ma il 25 aprile continua ad essere festeggiato e ricordato pure sul web. Nell’agone dei social fa discutere il post di Ficarra e Picone. La coppia comica siciliana non ha mai nascosto le proprie idee politiche e stavolta mette nel mirino chi occupa cariche pubbliche e si rifiuta di ricordare i caduti e i valori della Resistenza.
Ficarra e Picone, 25 aprile e “il dramma dei mediocri”
“E anche quest’anno alcuni politici non festeggeranno il 25 aprile. Il dramma di essere mediocri. Manco fascisti”, scrivono i due Incastrati su Twitter. L’allusione è evidente.
La prima destinataria è Giorgia Meloni, autrice di un ambiguo messaggio sul 25 aprile. “La libertà non è un ricordo, è una battaglia quotidiana. Difendere la libertà significa battersi, oggi, affinché nessuno venga tenuto ai margini della società per delle restrizioni illogiche. Significa difendere, oggi, la sovranità delle nazioni e dei popoli. Viva la libertà, ora”, ha scritto la leader di Fratelli d’Italia sui social.
Il secondo obiettivo di Ficarra e Picone è Matteo Salvini. Il segretario della Lega ha preferito ritwittare un discusso post del misconosciuto Maurizio Mangialardi piuttosto che prendere apertamente posizione sul 25 aprile.
Il complicato rapporto tra Salvini e il 25 aprile
“Consigliere regionale del PD delle Marche (signor Mangialardi) pacifista e solidale, che posta su Instagram me e Marine a testa in giù, e magari oggi sarà in piazza con la bandiera della pace… Buona festa della Liberazione da guerra, violenza e cretini”, puntualizza il leader del Carroccio.
Il tweet di Ficarra e Picone ha fatto subito presa sugli utenti. I commenti dei follower sono entusiasti: “Più che altro il dramma di non conoscere la storia”, “Ribatteranno sicuramente di avere la coscienza pulita. Te credo, non avendola mai usata…”, “Sempre così. Un colpo al cerchio e uno alla botte. I nuovi ignavi”, “La mediocrità è l’anima del fascismo”.