Poco di tanto, il ritorno di Maurizio Battista su Rai 2, è un esperimento televisivo che ha spiazzato il pubblico. Il comico romano abbandona momentaneamente i monologhi per condurre gli spettatori in un viaggio nella storia d’Italia, dagli anni Sessanta agli Ottanta. Il format, scritto con Alessandra Moretti, Mariano D’Angelo, Susanna Blättler e Carlo Aluffi, prevede ospiti musicali e inserti documentaristici dell’epoca in un curioso misto di ironia e nostalgia.
Maurizio Battista, Rai 2 e le critiche
Le prime due puntate non hanno raccolto i risultati sperati, anche se Battista si è sempre detto poco interessato agli ascolti per questo suo progetto da vero e proprio servizio pubblico.
L’esordio, andato in onda giovedì 14 maggio 2020, è stato visto da appena 970mila spettatori con il 3,62% di share. La trasmissione ha pagato la concorrenza troppo forte della fiction Vivi e lascia vivere su Rai 1 e del film Una festa esagerata su Canale 5.
Rai 2 ha pensato di riposizionare il programma e spostare la seconda puntata al mercoledì. La mossa non ha funzionato, anzi: ha peggiorato la situazione. I dati Auditel di mercoledì 20 maggio penalizzano ulteriormente Poco di tanto: lo show soccombe alle repliche di Nero a metà e Tú sí que vales e raccoglie davanti allo schermo soltanto 872mila telespettatori con il 3,48% di share.
I numeri non scoraggiano Battista, che interviene sul sito TvBlog per difendere la sua trasmissione. “Ho sempre detto che Poco di tanto era un programma diverso – spiega il comico – non si rideva più di tanto, c’era un po’ di nostalgia. La puntata a me è piaciuta molto, gli ascolti non ci hanno dato ragione. Ma gradimento e numeri sono cose diverse. La buona idea non si giudica dai risultati. Chi fa degli errori è perché ci ha provato. Se chiacchieri solo non va bene”.
Poco di tanto, Maurizio Battista si sfoga
Battista si sfoga e non accetta le stroncature. “Trovo gente che fa tutt’altro nella vita – racconta amareggiato – però poi dà il suo parere senza titolo. È una costante di questa giostra chiamato Paese. Siamo tutti allenatori, economisti, gastronomi, ora critici televisivi”. Poco di tanto si conclude con la terza e ultima puntata mercoledì 27 maggio: Maurizio Battista non demorde e rispedisce le critiche al mittente.
“Se dici cose tecniche – chiarisce l’attore – o sei addetto ai lavori o non puoi parlare. Questo è un programma che non può fare il 20%. È un programma, al netto del risultato, fatto di mille reparti. È stato fatto in un momento particolare con una eccellenza che era la scenografia. Il lavoro fatto è stato pazzesco e la gente vedo che apprezza. Se a voi piacciono quelli che litigano, poi non li criticate. Noi abbiamo fatto una cosetta carina, fa 100 mila spettatori in meno, 100 in più, quelli dovevano essere”.