L’intervista a Piero Angela sul presente e futuro: “I giovani non sono più speranzosi”

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intervista a piero angela

Se non vi è capitato di leggere la splendida (e per certi versi malinconica) intervista a Piero Angela sull’HuffPost, vi consigliamo di recuperarla. Il celebre divulgatore scientifico, volto storico del piccolo schermo e autentica istituzione per il nostro paese, si è lasciato andare a riflessioni profonde e davvero molto sentite. Alcune anche inaspettate, come questa sulla scuola:

Lo studio era una punizione. Ma dirò di più: mi sono annoiato molto anche a studiare il pianoforte. Che ho ancora, e sul quale ogni tanto vado a navigare. Perché quella tastiera lì è molto più ricca dell’altra.” Viene da chiedersi se il malcontento si estenda anche all’intero sistema scolastico:

“L’informazione rischia di diventare emotiva e frivola”, si legge nell’intervista a Piero Angela

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La scuola svolge il suo ruolo di base, si insegnano le materie scientifiche. Ma non si insegna il metodo scientifico. Eppure tutti noi abbiamo bisogno di un’informazione che riguardi la demografia, l’economia, il ruolo della politica e della scienza nella società. Tutte queste cose a scuola non si studiano. E così spesso prevale un’informazione emotiva e frivola.

A quel punto l’intervista a Piero Angela tocca un argomento molto delicato: i ragazzi e l’attualità. Cosa ne pensa il celebre 90enne? “Quello che i giovani d’oggi hanno è che hanno perso la speranza che avevamo noi. Quando io avevo la loro età sì, era molto difficile la vita, ma si sapeva che il giorno dopo si stava meglio. Qui l’impressione è che il giorno dopo ci sarà una crisi, e il giorno dopo una ancora peggiore. Credo sia questo che avvelena sia i giovani che gli adulti. Ci sono tante intelligenze, ma manca un’intelligenza di sistema, cioè la capacità di mettere insieme queste intelligenze e farle fruttare.

La riflessione sulla morte da parte del celebre volto di Superquark

Un ultimo pensiero più ‘cupo’ ma, allo stesso tempo, enormemente scientifica : “La morte non mi spaventa, ma mi scoccia tantissimo perché è la fine della vita. Ma Seneca ha detto una cosa interessante. Che noi siamo stati morti per millenni, e continueremo ad esserlo. La vita è solo un attimo in cui si è vinta la lotteria, una mezz’oretta. Per questo bisogna cercare di viverla al meglio

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