Maurizio Gasparri non ha preso bene il rinvio deciso dalla Rai della serie-evento Il nostro Generale, il biopic dedicato a Carlo Alberto Dalla Chiesa, dopo l’annuncio della candidatura della figlia Rita con Forza Italia alle elezioni del 25 settembre 2022. Il senatore si scaglia scontro la scelta dei piani alti di viale Mazzini, che definisce “vergognosa”. “L’eroe della lotta alla mafia e al terrorismo trucidato a Palermo quarant’anni fa insieme alla moglie merita ben altro rispetto”, sostiene Gasparri.
Dalla Chiesa, fiction Rai fermata: furia Gasparri
La vicenda è nota. Rita Dalla Chiesa ha rinunciato alla partecipazione al Grande Fratello Vip per presentarsi alle politiche con il partito di Silvio Berlusconi. La giornalista e conduttrice televisiva è candidata all’uninominale di Molfetta e, come capolista, al plurinominale Molfetta – Bari e in quello della Liguria.
Il nostro Generale, la fiction sul padre Carlo Alberto diretta da Lucio Pellegrini e Andrea Jublin e interpretata da Sergio Castellitto con un ricco cast, sarebbe dovuta andare in onda a partire da domenica 11 settembre. Il tributo in quattro episodi avrebbe occupato le prime serate dell’11, 12, 18 e 19 in omaggio a Dalla Chiesa, ucciso il 3 settembre 1982 nell’attentato mafioso di via Carini.
La Rai, in osservanza delle disposizioni normative sulla par condicio, ha scelto di posticipare la fiction e la conferenza stampa di presentazione a data da destinarsi. Le repliche del giallo Le indagini di Lolita Lobosco, inizialmente previste al giovedì e venerdì dal 1° settembre, prenderanno il posto della serie con Castellitto.
Anche la seconda parte della seconda stagione di Imma Tataranni potrebbe subire un cambiamento di messa in onda a causa delle elezioni. I quattro episodi rimanenti sono previsti da giovedì 22 settembre, ma gli annunciati confronti tra i vari leader dei partiti a Porta a Porta potrebbero causare un effetto domino sulla programmazione della rete ammiraglia.
Gasparri candidato tuona: “Rai usa pretesti elettorali”
Questo stravolgimento non piace a Gasparri, anche lui candidato per il centrodestra a Roma. “Usare pretesti elettorali per rimandare un doveroso tributo da parte del servizio pubblico è davvero incredibile”, tuona il senatore di Forza Italia. “Il quarantennale dell’uccisione del Generale Dalla Chiesa cade il 3 settembre e la Rai proprio per questo aveva deciso di programmare la fiction in suo ricordo. Le vicende elettorali vengono strumentalizzate per una decisione che offende la memoria di una delle più grandi figure della storia recente”, aggiunge Gasparri.
L’ex ministro delle Comunicazioni intravede un grave precedente nella mossa della Rai. “Non vorremmo che analoghi pretesti fossero utilizzati per cerimonie militari e civili dedicate al doveroso omaggio in tutta Italia alla memoria del Generale Dalla Chiesa che è stato in prima linea tutta la vita contro la mafia, la criminalità e il terrorismo. Il quarantennale ricade appunto a settembre ed eliminare questo ricordo sarebbe veramente un’offesa non solo alla memoria di Dalla Chiesa e di sua moglie, ma ai valori della legalità che trovano in questo protagonista della storia italiana un simbolo imperituro”, conclude Gasparri.