I film al cinema dal 30 maggio: arrivano Eileen e l’esorcista Russell Crowe

Dieci le novità nelle sale questa settimana: il maggior numero di copie spetta a "L'esorcismo - Ultimo atto" e al ritorno dei Me contro Te

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Scene di Eileen, L'esorcismo - Ultimo atto e Quell'estate con Irène, tre dei dieci nuovi film al cinema dal 30 maggio
Eileen, L'esorcismo - Ultimo atto e Quell'estate con Irène: tre dei dieci nuovi film al cinema dal 30 maggio

Passato il Festival di Cannes e approdato in vetta al box-office con quasi un milione Furiosa, uscito il 23 maggio scorso, sono dieci i nuovi film al cinema dal 30 maggio. Il maggior numero di schermi spetta al ritorno dei Me contro Te e a L’esorcismo – Ultimo atto, horror che grazie alla presenza di Russell Crowe i distributori di Eagle Pictures fanno uscire in oltre 400 copie.

I film al cinema dal 30 maggio

Due le uscite speciali della settimana. Per i 25 anni dal suo debutto, torna in 100 sale il documentario Buena Vista Social Club di Wim Wenders, all’epoca successo strepitoso fatto rivivere oggi dalla Cineteca di Bologna. Gli amanti degli anime non si lasceranno sfuggire HAIKYU!! The Dumpster Battle, lungometraggio di Susumu Mitsunaka basato sul manga pallavolista di Haruichi Furudate. Per il resto, ecco la regolare programmazione dei film al cinema dal 30 maggio.

L’esorcismo – Ultimo atto

Anthony Miller (Russell Crowe) è un attore alla deriva, tormentato dai demoni delle dipendenze del suo passato. Quando ottiene un ruolo da protagonista in un horror sugli esorcismi, chiamato a sostituire un collega morto misteriosamente, Anthony riprende contatto con la realtà, ricucendo persino il rapporto complesso con la figlia adolescente. Durante le riprese, tuttavia, cominciano a verificarsi una serie di inquietanti fenomeni che trascinano l’attore in un baratro di follia. Dopo il successo di L’esorcista del papa, liberamente ispirato alla vita di Gabriel Amorth, il “gladiatore” australiano ci riprova con un meta-horror diretto da Joshua John Miller e prodotto da Kevin Williamson. Nel cast Sam Worthington, Ryan Simpkins, Chloe Bailey e David Hyde Pierce.




Eileen

Nel 1964, in una cittadina di periferia nel Massachusetts, Eileen Dunlop (Thomasin McKenzie) lavora come segretaria in un riformatorio minorile e vive in una casa sporca e buia dove si prende cura del padre alcolizzato Jim (Shea Whigham). La sua deprimente routine cambia con l’arrivo di Rebecca Saint John (Anne Hathaway), la nuova educatrice dell’istituto con cui Eileen stringe subito amicizia. Il loro rapporto, però, prende presto una piega ambigua. Dal romanzo d’esordio di Ottessa Moshfegh, edito da Mondatori, vincitore del Pen/Hemingway Award e finalista del Booker Prize, William Oldroyd trae un disturbante thriller psicologico che parla di ribellione ed emancipazione affidandosi soprattutto alla bravura delle due protagoniste.




Quell’estate con Irène

Nell’agosto del 1997, Clara (Maria Camilla Brandenburg) e Irène (Noee Abita) si incontrano per la prima volta durante una gita organizzata dall’ospedale dove sono in cura. Le due ragazze condividono soltanto i loro 17 anni e la malattia. Per il resto, sono completamente diverse: una timida e solitaria, l’altra espansiva e sfacciata. Quel viaggio le rende così inseparabili che decidono di scappare insieme su un’isola lontana da tutti dove poter finalmente vivere la loro prima vera estate. Presentato in anteprima mondiale alla Berlinale 2024, il secondo lungometraggio di Carlo Sironi (vincitore del Discovery Prize per la migliore opera prima agli European Film Awards con Sole) è un emozionante racconto di formazione sull’adolescenza, la malattia e la libertà: da vedere e sostenere.




Rosalie

Francia, 1870. Affetta da irsutismo, Rosalie (Nadia Tereszkiewicz) è una donna barbuta fin dalla nascita. Per vergogna e per evitare di essere sempre rifiutata, si costringe ogni giorno a radersi. Abel (Benoît Magimel) è il proprietario di un caffè sull’orlo della bancarotta e accetta di sposare Rosalie per la sua dote, ma senza conoscere il suo segreto. Ispirato alla storia vera di Clémentine Delait, il secondo lungometraggio di Stéphanie Di Giusto (presentato a Cannes 76 nella sezione Un Certain Regard) è una riflessione femminista sull’apparenza e sull’identità, costruito interamente sulla coppia di protagonisti.




The Penitent – A Rational Man

Carlos David Hirsh (Luca Barbareschi) è uno psichiatra ebreo newyorkese che viene distrutto umanamente e professionalmente dall’opinione pubblica quando si rifiuta di testimoniare a favore di un ex paziente violento appartenente alla comunità LGBTQ+, che ha causato la morte di diverse persone in una sparatoria. Il dilemma morale, la gogna mediatica e l’accanimento giudiziario si accavallano per scatenare una reazione a catena esplosiva. Presentato Fuori concorso a Venezia 80, il quarto lungometraggio da regista e protagonista di Barbareschi è scritto da David Mamet (dalla sua omonima opera teatrale) e politicamente scorretto, ma si posiziona dalle parti dello scult. Ispirato al caso Tarasoff, un problema etico-giuridico risalente al 1969 ma ancora aperto.




Me contro Te – Il film: Operazione spie

L’armonia del pianeta è minacciata dall’alleanza dei Malvagi: il Signor S., Perfidia, Viperiana e Serpe sono riusciti a convincere tutto il globo che Sofì e Luì sono pericolosi criminali e solo loro, i membri dell’alleanza, possono salvare il genere umano dalla cattiveria dei Me contro Te. Ma non tutto è perduto: la coppia, insieme ai loro amici, si impegna a trovare un modo per riportare la pace nel mondo. Warner Bros porta il film (sesta volta sul grande schermo per gli youtuber Sofì e Luì) in quasi 600 cinema: i genitori di bambine e bambini fra i 5 e i 10 anni sono avvisati.




Vincent deve morire

Un giorno, senza alcun motivo, il grafico Vincent (Karim Leklou) comincia ad essere aggredito da qualsiasi persona incroci il suo sguardo. La sua vita tranquilla viene stravolta e, quando il fenomeno si ripete, Vincent non ha altra scelta che fuggire. Presto, però, scopre di non essere l’unica vittima di questo strano delirio collettivo. Passato alla Semaine de la Critique di Cannes e ai festival di Sitges, Torino e Neuchâtel, l’opera prima di Stéphan Castang è un bizzarro ed intenso tour de force tra action, horror, commedia cruenta e survival movie sulla violenza gratuita che si sta impossessando della nostra società.




Uomini in marcia

Peter Marcias ritrova tra gli archivi della Cineteca sarda di Cagliari le immagini di un evento oggi dimenticato: una grande mobilitazione delle forze sindacali, politiche e sociali di 27 comuni del Sulcis che tra il 1992 e il 1993 chiedevano un nuovo sviluppo per il territorio. Tra passato e presente, il regista racconta le ingiustizie del mondo del lavoro facendosi aiutare da tre preziosi testimoni: il suo maestro Gianni Loy e due grandi registi d’impegno sociale come Ken Loach e Laurent Cantet, scomparso lo scorso 25 aprile a 63 anni.




Milano – The Inside Story of Italian Fashion

Il documentarista John Maggio ricostruisce l’affermazione dell’industria della moda italiana nel mondo, partendo dal cuore pulsante di Milano. Un viaggio nell’età dell’oro dell’esplosione del fashion made in Italy tra gli anni Settanta e Ottanta. Ad arricchire il reportage sono le testimonianze dirette di personalità come Giorgio Armani, Donatella Versace, Tom Ford, Domenico De Sole, Dolce & Gabbana, Lauren Hutton e Chiara Ferragni.




Metamorfosi dell’essere

A Norbello l’ispettrice dell’Unità analisi crimine violento Anna Carreras (Maria Chiara Piras), detective determinata e allergica alle regola, indaga insieme all’agente alle prime armi Fiorenzo Vargas (Gabriele Muscas) su una serie di femminicidi. Tra le ragazze uccise da quello che sembra a tutti gli effetti un serial killer, c’è anche Claudia, la sorella di Anna. Mirko Zaru realizza un thriller indipendente e 100% made in Sardegna: girato tutto nell’agro del Guilcier e con un cast di talentuosi attori e attrici di Oristano e dintorni.




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