The Resident è la serie tv estiva che occuperà le prime serate del martedì di Rai1. L’obiettivo della rete è bissare il successo di The Good Doctor con questo medical drama, creato da Amy Holden Jones, Hayley Schore e Roshan Sethi, che affronta la malasanità e il sistema burocratico dell’apparato statunitense della salute. Tra i protagonisti spiccano il giovane dottore Devon Pravesh (Manish Dayal), il supervisore Conrad Hawkins (Matt Czuchry) e l’infermiera qualificata Nicolette Nevin, interpretata da Emily VanCamp. Proprio l’attrice ha confessato che questa serie le ha fatto scoprire i lati positivi e negativi della realtà in un grande ospedale degli Stati Uniti.
The Resident, Rai 1 lancia il medical drama in chiaro
Intervistata da Metro, la VanCamp ha rivelato di non essere mai stata fan dei medical drama, ma ha percepito subito la diversità di questo show. “The Resident – ha spiegato – espone il lato vulnerabile del sistema sanitario americano, e parla della mancanza di trasparenza e responsabilità da parte dei medici”.
Il suo appello è a tutti gli spettatori, americani ed europei. “Non lasciate tutto – esorta l’attrice canadese – nelle mani dei dottori. Per loro, spesso, è un gioco indovinare, e a volte sono stanchi”.
Il Resident del titolo fa riferimento a chi, nella gerarchia degli ospedali, ha già svolto il proprio anno di internato: superato l’esame conclusivo, il Resident è il medico qualificato e specializzando a tutti gli effetti.
The Resident, trama di sospetti e misteri in ospedale
“Il nostro – ha raccontato la VanCamp – è un sistema gerarchico abbastanza incasinato. Il punto della serie è questo: scuotere un po’ il sistema e dire: ‘Sveglia, sta accadendo questo ed ecco come potete evitarlo'”.
È proprio il suo personaggio nella serie, l’infermiera Nic, a scoprire la misteriosa sparizione delle cartelle cliniche di alcuni pazienti: un mistero che le farà conoscere il lato oscuro del Chastain Park Memorial Hospital. “La medicina – ripete Nicolette – non è praticata da santi, è un business”. Un’amara verità.