Pupo fa a pezzi il governo: “Uno vale uno è la più grande cazzata del secolo”

Il cantante e opinionista del Grande Fratello Vip massacra il Conte-bis e "i ragazzotti che governano il Paese"

0
891
sfogo di pupo
Pupo

Pupo è il tipico toscanaccio senza tanti peli sulla lingua. Il cantante dice sempre quello che pensa, anche se c’è da lanciare strali a chi governa il nostro Paese. In un’intervista concessa a Leggo, l’opinionista del Grande Fratello Vip fa a pezzi il premier Giuseppe Conte e la principale compagine che continua a sostenerlo: il Movimento 5 Stelle. Ghinazzi è certo innanzitutto di una cosa: il principio dell’uno vale uno, lo slogan dei Pentastellati, “è la più grande cazzata del secolo”.

Pupo, cantante contro il populismo

“È questo il populismo. Io sono per il partito autorevolezza più competenza – dice Pupo a Leggo –. Purtroppo, i ragazzotti che governano il Paese non distinguono nemmeno l’origine del vino che prendono al ristorante…”.

Nato ormai 66 anni fa in una terra “rossa” come la zona di Arezzo, Ghinazzi non è mai stato di sinistra ma appartiene a una “famiglia di bastian contrari”. “Mio nonno era fascista – rivela il cantante –, mio padre votava Almirante, poi passò alla Dc, unici tifosi della Fiorentina in un paese, Ponticino, provincia d’Arezzo, dov’erano tutti juventini”.

Lo spettacolo andato in scena in questi giorni tra Camera e Senato non è piaciuto al cantautore. L’Italia che viene fuori da questa crisi è come quella del Grande Fratello Vip “che sbaglia le province della Basilicata”. “Stamattina parlava Casini – spiega Pupo – e sembrava un altro mondo, poi si passava a quei giovani portati in Parlamento dal comico e… Sono preoccupato per il futuro delle mie figlie e dei miei nipoti”.

Un primo piano di Pupo
Pupo (foto: Facebook @pupoghinazzi)

Pupo, Sanremo 2021 “giustissimo organizzarlo”

Sulla questione Sanremo in tempo di Covid, Pupo ha un’idea differente da quella espressa di recente da Moni Ovadia. Organizzare il Festival è “giustissimo”, nonostante il rischio contagio e cinema e teatri ancora chiusi. “Così come continuare a fare tv – aggiunge il cantante –. Abbiamo bisogno di far sfiatare la valvola, son giornate dure”.

Adesso che è una persona in pace con sé stesso, Pupo tornerebbe pure sul palco dell’Ariston. “Enzo prima pensava che Pupo fosse un peso, era diffidente. Poi l’ha sdoganato, ha capito che Pupo poteva insegnargli parecchio – conclude Ghinazzi –. Ora si svegliano sempre allegri e battono cinque”.