Silvio Orlando ferma lo spettacolo per uno spettatore intento con lo smartphone

Troppi messaggi durante "Ciarlatani" all'Arena del Sole di Bologna: l'attore ferma la rappresentazione per qualche minuto

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Silvio Orlando in una scena del film Parthenope
Silvio Orlando in Parthenope (foto: Piper Film)

Da sempre Silvio Orlando sostiene che il mestiere dell’attore non si può insegnare. Ognuno ha la sua unicità e quella del grande attore napoletano è anche permettersi di interrompe uno spettacolo teatrale perché alcuni spettatori, invece di essere assorti nella pièce, rispondono ai messaggi al telefono. È successo al Teatro Arena del Sole di Bologna durante la rappresentazione di Ciarlatani.

Silvio Orlando ferma lo spettacolo Ciarlatani a Bologna

Reduce dal successo di Parthenope di Paolo Sorrentino, uscito lo scorso 24 ottobre e capace di incassare oltre 7 milioni di euro al botteghino, Silvio Orlando è impegnato con la commedia dolceamara del drammaturgo e regista spagnolo Pablo Remón, tradotta da Davide Carnevali. In occasione dello spettacolo bolognese, l’attore ha fermato per qualche minuto la rappresentazione per il fastidioso squillo di un cellulare durante un momento topico dello spettacolo.

“Non è mia intenzione drammatizzare l’accaduto, sono cose che succedono e non vorrei creare un caso – spiega Orlando al Corriere –. Dico solo che ci sono momenti dello spettacolo in cui non si può sorvolare, perché richiedono una forte attenzione. È anche vero che quando in sala ci sono tantissimi spettatori la probabilità che accada è più alta. Conosciamo quali sono i vizi e le virtù dei nostri concittadini”. Qualche anno fa fu Toni Servillo a interrompere il suo spettacolo Elvira dopo aver visto uno spettatore in prima fila armeggiare con il telefono e rispondere ad una telefonata.

silvio orlando ai david

Silvio Orlando: telefonino sì o no? La sua soluzione

Lasciare il telefono con la suoneria attiva al cinema o in teatro può essere una disattenzione, una dimenticanza o ancora peggio un gesto di maleducazione. “Spesso ci sono persone anziane che banalmente non sanno far funzionare i cellulari – dice Orlando –. Prima degli spettacoli faccio un annuncio, in questo caso non l’ho fatto perché mi sembrava di rompere l’atmosfera iniziale”.

Un’idea, difficilmente fattibile, potrebbe essere quella adottata da Bob Dylan: gli smartphone si consegnano all’ingresso e vengono restituiti a spettacolo finito. “C’è una questione organizzativa molto complessa e complicata – sottolinea l’attore –. Inoltre penso a quelle persone, tipo i medici, che devono essere sempre raggiunte. Devo anche dire che il fastidioso squillo è molto diminuito negli anni, sostituito da un altro fastidioso fenomeno, quello dei messaggi. Si vedono spesso in platea visi che si illuminano ripetutamente perché stanno messaggiando durante lo spettacolo”. “Alla fine – conclude Orlando – si tratta di una prepotenza che subisce la stragrande maggioranza del pubblico da parte di pochi spettatori”.