Ecco perché il Grande Fratello senza trash e il Pomeriggio Cinque della Merlino sono un flop di ascolti

Illuminante editoriale di Ottavio Cappellani sul quotidiano La Sicilia: "Come puoi pretendere di fare una cosa 'popolana' senza il popolo?"

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Cesara Buonamici e Alfonso Signorini al Grande Fratello e Myrta Merlino a Pomeriggio Cinque
Cesara Buonamici e Alfonso Signorini al Grande Fratello e Myrta Merlino a Pomeriggio Cinque

Il Grande Fratello senza trash e il Pomeriggio Cinque di Myrta Merlino sono le due grandi delusioni (in termini di ascolti) di questa prima parte di stagione televisiva 2023-2024. Il reality di Canale 5, condotto sempre da Alfonso Signorini ma con Cesara Buonamici opinionista unica e un gruppo di inquilini vip e nip normalizzati rispetto al recente passato, è stato costantemente battuto dalla concorrenza nelle sue prime due serate d’esordio.

Perché Grande Fratello senza trash e Pomeriggio Cinque di Merlino non vanno

Non è andata meglio a Myrta Merlino al suo debutto a Pomeriggio Cinque al posto di Barbara d’Urso. Tra accuse di plagio a La vita in diretta e cambi di regia in corsa, il rotocalco del daytime dell’ammiraglia Mediaset è partito forte ma si è afflosciato dopo un paio di puntate. Cosa manca al Grande Fratello e a Pomeriggio Cinque per convincere i telespettatori? Il trash, paradossalmente.

È questa l’ipotesi formulata da Ottavio Cappellani sul quotidiano La Sicilia. Lo scrittore e sceneggiatore siciliano ritiene che “se togli il trash al reality quello che ti resta non è più il reality, che dovrebbe significare la ‘realtà’. Sarebbe come togliere lo scandalo alla stampa scandalistica”. È per questo motivo che il GF e Pomeriggio Cinque senza la D’Urso fanno scarsi ascolti.

“Il pubblico di quei programmi è esso stesso il trash: il pubblico ‘vota’, promuove, chi gli è simile. La responsabilità è dell’ottimismo pedagogico (nessun ottimismo funziona) che ha rotto i cabbasisi con la tv che abbasserebbe l’intelletto della gente. Ma voi l’avete vista la gente?”, si domanda Cappellani.

Cesara Buonamici, Alfonso Signorini e Rebecca Staffelli al Grande Fratello
Cesara Buonamici, Alfonso Signorini e Rebecca Staffelli al Grande Fratello no-trash (foto: MediasetInfinity)

Reality senza trash? No, grazie

Lo scrittore è certo che sia un errore togliere a informazione e intrattenimento popolani (nell’accezione positiva del termine) “lo scandeletto, il bisbiglio maligno, la facile indignazione che imbelletta il grugno della beghina, la delazione, la perversità narcisistica del giudizio e infine l’esibizione teatrale dei sentimenti”.

“In un’epoca dove la informazioni viaggiavano a dorso di mulo era possibile credere a una ignoranza per così dire eterodiretta. Ma oggi il popolo ha lo smartphone, chi ha bisogno di cercare altro può farlo. Non devi più imboccarlo e imbeccarlo, esso si imbocca e imbecca da solo, e poi sceglie quello che più gli aggrada”, spiega Cappellani.

La svolta senza trash è stata fortemente voluta da Pier Silvio Berlusconi, ma l’autore catanese di Sicilian Comedi è sicuro che “il pubblico è osceno, nel senso di ‘fuori dalle scene’, sta nelle cucine, dove si dice la verità (o quella che si pensa essere tale). Si è fuori strada se si pensa che il trash sia ‘finzione’, ricerca artefatta dello share, solleticamento di pancia e parti basse. Il ‘trash’ è ‘scena’: al contrario esso è l’intima essenza del popolano. Detto con il dovuto il rispetto”.