A Roma cambia l’amministrazione, ma l’imbarazzo resta sempre lo stesso. Fa ancora discutere, a due anni dalla sua scomparsa, lo stato dei lavori per la cappella che dovrebbe ospitare le spoglie di Gigi Proietti, morto il 2 novembre 2020, proprio il giorno del suo 80° compleanno. Trascorsi quasi 730 giorni dall’addio a un’icona simbolo della romanità, il Comune – passato dalla guida della pentastellata Virginia Raggi a quella del dem Roberto Gualtieri – non riesce a dare degna sepoltura all’attore nel cimitero del Verano.
Gigi Proietti, tomba al Verano in alto mare
La notizia non è certo una novità. Si parla dell’assurdo caso della tomba di Gigi Proietti da più di un anno, nonostante la famiglia dell’attore continui a chiedere di “non alimentare queste polemiche, inutili e dannose”. Ora i giornalisti Lorenzo D’Albergo e Martina Di Berardino di Repubblica tornano alla carica e rivelano che i lavori per la cappella sono in alto mare e la salma di Proietti è ancora “parcheggiata” a Porchiano del Monte, nelle Marche, accanto ai genitori.
Il Verano sarebbe pure pronto ad accogliere le spoglie di Proietti, però il suo lotto appare desolatamente vuoto. Formalmente, il Campidoglio e l’Ama (la municipalizzata che gestisce per conto della Capitale la raccolta dei rifiuti e i servizi cimiteriali) hanno sbrigato tutte le pratiche di concessione agli eredi. Eppure, del lavoro non c’è traccia. Repubblica ha contattato i rappresentanti della famiglia, ma la risposta è stata un secco no comment.
Gigi Proietti, sepoltura al Verano è ferma: parla l’Ama
“L’iter amministrativo per la sepoltura delle spoglie di Gigi Proietti – fanno invece sapere dall’Ama – prosegue regolarmente in stretto raccordo tra la famiglia, Ama e Roma Capitale secondo le disposizioni della stessa famiglia del grande artista. La direzione di Cimiteri Capitolini ha già incontrato l’architetto incaricato dalla famiglia Proietti ed è ora in attesa che la stessa famiglia nomini un archeologo, obbligo dettato dalla Sovrintendenza e attività propedeutica alla realizzazione del manufatto cimiteriale”.
Quali saranno i tempi per realizzare uno dei monumenti funebri più attesi di Roma, non è dato sapere. Intanto, il Verano versa in un forte stato di degrado. I reporter del giornale scrivono di “lapidi rovesciate, fiori secchi, materassi, scarpe buttate, cappelle al buio”. Non mancano “ponteggi appesi al nulla, intonaci cadenti” e come se non bastasse non c’è acqua perché “un guasto alle tubature ha mandato in tilt la centralina Acea”. Una vergogna per il “paradiso degli artisti” dove sono sepolte personalità che hanno fatto la storia del cinema come Vittorio De Sica, Roberto Rossellini, Anna Magnani, Alberto Sordi, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Eduardo e Peppino De Filippo.
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