Abel Ferrara, regista “maledetto” noto per le sue storie di redenzione, di interrogazione cristiana e di travaglio interiore, sta lavorando ad un film sulla vita di Padre Pio. Ospite del Festival di Locarno per l’anteprima mondiale di Zeros and Ones, spy movie girato a Roma durante la pandemia con Ethan Hawke nel doppio ruolo di un soldato americano e del suo fratello gemello rivoluzionario, Ferrara ha rivelato che il francescano sarà interpretato da Shia LaBeouf. Non solo: il progetto si concentrerà su un episodio particolare nell’esistenza del santo di Pietrelcina.
Shia LaBeouf Padre Pio: la scelta di Abel Ferrara
“Il mio prossimo film – racconta Ferrara – sarà su Padre Pio. Mi concentrerò su quando a San Giovanni Rotondo ci fu un massacro, quando lui era un giovane monaco, un periodo nel quale apparvero per la prima volta le sue stimmate. A interpretarlo sarà Shia LaBeouf”.
Il massacro al quale il regista italo-americano fa riferimento è l’eccidio del 14 ottobre 1920. Quella mattina, un corteo di seicento persone sfilò per le strade del paesino del Gargano per festeggiare la vittoria socialista alle elezioni del 3 ottobre e l’insediamento dei nuovi amministratori. I manifestanti trovarono l’opposizione di un ingente schieramento formato da carabinieri, soldati e fascisti locali. Gli scontri causarono la morte di tredici cittadini, manifestanti e non, e di un carabiniere, oltre ad ottanta feriti.
Il legame tra Padre Pio e il sanguinoso episodio non si limita alla circostanza che il fatto avvenne nello stesso luogo dove già allora il cappuccino aveva acquisito la fama di artefice di miracoli. Le cronache dell’epoca riportano che il frate era un personaggio di rilievo nel “fascio d’ordine” che tentò di opporsi alle elezioni e di impedire ai socialisti di prendere possesso del municipio. I cronisti del periodo ritenevano che l’oblio in cui cadde Padre Pio fino al 1933 andasse spiegato col fatto che il suo nome era stato legato a un episodio così tragico del periodo di violenze che precedette l’avvento del fascismo.
Abel Ferrara, Padre Pio Shia LaBeouf fa discutere
Abel Ferrara non è nuovo al confronto dissacratorio con la Chiesa: nel thriller Zeros and Ones tira in ballo proprio il Vaticano, la fede e i movimenti politici. Al momento, del film su Padre Pio non si sa altro. “Nella mia vita – ammette il regista di Alive in France a Locarno – ho rischiato più volte di morire, ma adesso voglio continuare a vivere. Continuo a lavorare, continuo a credere nei film e nel cinema”.
A far discutere è soprattutto la scelta di Shia LaBeouf come protagonista. L’attore è famoso per le sue provocazioni, i suoi alti e bassi – alcol, droghe, riabilitazioni – e per l’infanzia segnata dagli abusi paterni. Nel 2014 è stato arrestato quando, nel corso di uno spettacolo teatrale a Broadway, si era acceso una sigaretta, rifiutandosi poi di spegnerla e insultando alcuni spettatori suoi vicini di posto. Un anno dopo, è stato fermato dalla polizia mentre correva in auto gridando frasi sconnesse in mezzo alla strada ad Austin, in Texas.
Dopo aver raccontato la sua vita nel film biografico Honey Boy, la star di Transformers, Nymphomaniac e Fury è stata accusata di abusi fisici, sessuali e psicologici dalle ex fidanzate, l’artista britannica Fka Twigs (nata Tahliah Debrett Barnett) e la cantante australiana Sia.