Sequestrato il libro di Striscia la Notizia su Baglioni: indagati per diffamazione Ricci, Greggio e Iacchetti

L'autore del tg satirico replica alla decisione dei giudici: "Noi non abbiamo offeso nessuno, abbiamo raccolto e verificato le segnalazioni di spettatori e fan pentiti"

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Tutti poeti con Claudio. Dispensa essenziale per il poeta moderno, il libro di Striscia la Notizia su “tutti i poeti e gli scrittori che hanno collaborato – a loro insaputa – ai testi di Claudio Baglioni”, è stato sequestrato su ordine del gip del Tribunale di Monza. Non solo: Antonio Ricci, Ezio Greggio, Enzo Iacchetti e il Mago Casanova (Antonio Montanari) sono indagati per diffamazione. L’accusa è di aver ripetutamente definito il cantautore romano – nel volume e in diversi servizi del 2019 – “con termini tali da farlo passare come un disonesto, che copia senza neppure dirlo”.

Libro su Baglioni di Striscia la Notizia è “manipolatorio”

Il giudice per le indagini preliminari Gianluca Tenchio ha accolto la richiesta degli avvocati di Baglioni, Gabriele Minniti e Andrea Pietrolucci, disponendo il sequestro del libro per evitare “che il reato sia reiterato”.

Il gip spiega che le accuse di plagio mosse al cantante dal tg satirico di Canale 5 sono infondate perché le espressioni usate da Baglioni nei brani “incriminati” sono in realtà “di uso talmente comune da far dubitare che godano del diritto d’autore”. Il magistrato ritiene quindi che “quanto sostenuto dagli autori del libro e dal programma tv è in parte non veritiero, in parte frutto di manipolazione”.

Un altro passaggio del libro contestato dal pm Vincenzo Fiorillo è quello relativo ad un’intervista risalente al 2013, nel corso della quale Baglioni ha dichiarato: “Come forse ho rubato in altre occasioni, come tanti di noi”. Questa frase è stata inserita nel volume in maniera “parziale e manipolata” perché estrapolata da un contesto più ampio per far passare il cantautore “per uno che copia sistematicamente, senza mai dirlo”.

Per i giudici non si può parlare di diritto di satira perché “presuppone che il fatto su cui si satireggia sia vero”. Anche i continui paragoni fatti da Striscia tra Baglioni e Lurch, il maggiordomo della Famiglia Addams, rappresentano “un attacco gratuito alla persona, dato il contesto complessivamente diffamatorio”. L’imputazione sostiene inoltre che Striscia ha ingiustamente accusato Baglioni, all’epoca in cui era direttore artistico di Sanremo, di aver copiato alcuni sketch del Festival di cui, però, non era lui l’autore. Quella del programma Mediaset nei confronti del cantautore degli anni più belli è “un’autentica avversione”.

La copertina di Tutti poeti con Claudio. Dispensa essenziale per il poeta moderno
La copertina di Tutti poeti con Claudio. Dispensa essenziale per il poeta moderno

Antonio Ricci: Baglioni “ce l’ha con noi”

Raggiunto dal Corriere della Sera, Antonio Ricci si difende e respinge ogni accusa. Anzi: rivela che alcuni fan di Baglioni gli augurano la morte “tra atroci tormenti”.

Noi non abbiamo offeso nessuno. Abbiamo raccolto e verificato le segnalazioni di spettatori e fan pentiti. I giudici stabiliranno se siamo nei limiti della satira. Per me si tratta di una manovra intimidatoria di Baglioni nei confronti di una libera trasmissione. È una questione di libertà. Tutto si può toccare, tranne il divino Baglioni? E no! La satira è essenziale nel viver civile. Tutto quello che c’è nel libro è vero. E poi non lo abbiamo accusato di plagio, ma più elegantemente di amnesia verso le fonti.

Ricci aggiunge che Baglioni l’ha già denunciato altre due volte “senza successo”, ma che per Striscia “le denunce sono medaglie al merito”. Tutti poeti con Claudio era disponibile gratuitamente in edizione digitale sul sito di Striscia: ora risulta rimosso.