Il rientro definitivo dalle vacanze e la 79° edizione della Mostra di Venezia in pieno svolgimento fanno aumentare il numero di film al cinema dall’8 settembre. Tre opere, tra cui l’importante Il signore delle formiche di Gianni Amelio, arrivano proprio dalla selezione della Biennale per un totale di sette titoli che debuttano sugli schermi. Purtroppo per gli esercenti non ci sono animazioni per bambini, il piatto forte di questo periodo grazie agli ottimi incassi di Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo e DC League of Super-Pets.
I nuovi film al cinema dall’8 settembre
Alla programmazione di questa settimana va aggiunto Le favolose di Roberta Torre, il documentario sulle storie di cinque persone trans che è rimasto in sala dal 5 al 7 settembre dopo il passaggio in apertura alle Notti Veneziane delle Giornate degli Autori. Per il resto, ecco cosa arriva sugli schermi da giovedì con trame, trailer e consigli su cosa andare a vedere.
Il signore delle formiche
Uno dei cinque italiani in Concorso a Venezia 79, il melodramma storico di Gianni Amelio ricostruisce il caso di Aldo Braibanti, l’intellettuale e mirmecologo emiliano accusato del plagio di due ragazzi, “corrotti” e “abusati” psicologicamente. Un processo all’omosessualità, una parola che nella Roma del 1964 non esisteva nemmeno. Luigi Lo Cascio è Braibanti, Elio Germano è un giornalista dell’Unità che segue i dibattimenti in aula e fa emergere le posizioni omofobe e repressive del PCI dell’epoca sul tema. Un mélo urgente, classico e al tempo stesso moderno, che fa i conti con la storia personale di Amelio e di un intero Paese: da vedere.
Love Life
Sempre dal concorso veneziano arriva il decimo lungometraggio del giapponese Kōji Fukada, il regista degli apprezzati Sayônara, Harmonium e The Real Thing. La storia è quella di Taeko (Fumino Kimura), una donna che vive col marito e il figlio Keita, avuto da una precedente relazione. La loro esistenza placida e tranquilla è sconvolta quando il padre biologico del bambino, scomparso da anni, torna a farsi vivo. Un mélo familiare elegante e minimalista, ritratto intenso di una donna chiamata ad elaborare un lutto e il potere dei maschi attorno a sé. Merita la visione, quanto meno perché è il primo film di Fukada ad essere distribuito in Italia grazie a Teodora.
Margini
Fa uno strano (e piacevole) effetto vedere Grosseto sul grande schermo. La cittadina maremmana, poco affrontata dal cinema italiano, è al centro dell’esordio di Niccolò Falsetti (uno dei tre youtuber Zero), presentato alla Settimana della Critica di Venezia. I protagonisti sono un trio street punk locale chiamato ad aprire il concerto del gruppo hardcore statunitense Defense. Quando il live viene cancellato, la band tenta di organizzare l’evento in proprio. Ma in una realtà come quella grossetana non è per niente facile. Una commedia drammatica imperfetta ma vitale e malinconica, divertente e sempre credibile.
Watcher
Acclamato al Sundance, il debutto alla regia della promettente Chloe Okuno è un thriller psicologico sull’ansia e il disagio femminile, l’alienazione e la solitudine. Julia (Maika Monroe) è una giovane attrice che si è appena trasferita a Bucarest con il suo fidanzato. Nella città romena è in circolazione un pericoloso serial killer soprannominato “il ragno” e potrebbe essere proprio quel misterioso sconosciuto che ogni sera osserva Julia dall’edificio di fronte. Peccato che nessuno le creda. Un inquietante e paranoico affondo hitchcockiano, adatto ad un pubblico ampio ma un po’ troppo a corto di suspense.
Secret Headquarters
Negli Stati Uniti ha spopolato in streaming su Paramount+ questo film di fantascienza con Owen Wilson nei panni di Jack Kincaid, un uomo apparentemente tranquillo e papà di Charlie (Walker Scobell). In realtà, nello scantinato della loro abitazione, ogni sera Jack si trasforma e diventa il supereroe The Guard, chiamato da un’intelligenza aliena a salvare il mondo dal perfido armatore Ansel Argon (Michael Peña). Un’avventura riservata ad un pubblico di ragazzini: astenersi adulti.
Vengeance
Il debutto alla regia dell’attore B.J. Novak (famoso per il ruolo di Ryan Howard nella serie The Office) è una corrosiva e stravagante commedia poliziesca ambientata nel Texas profondo, dove arriva il giornalista e scrittore newyorkese Ben (lo stesso Novak) per cercare risposte al misterioso omicidio di una ragazza che ha frequentato, morta apparentemente di overdose. Ben comincia ad indagare e lancia un podcast sul caso, ma presto verità e finzione iniziano a confondersi. Non tutto funziona, ma i dialoghi sono brillanti e in alcuni momenti si ride a crepapelle. La produzione è di Jason Blum, il cast include volti noti come Issa Rae, Boyd Holbrook, J. Smith-Cameron e Ashton Kutcher.
Rumba Therapy
Franck Dubosc – comico e attore brillante di tante commedie francesi – dirige il suo secondo film, nel quale interpreta anche il protagonista Tony, un autista di scuolabus in pensione che vive da solo dopo aver abbandonato la moglie e la figlia vent’anni prima. Colpito da un infarto, trova il coraggio di affrontare il passato e si mette sulle tracce della figlia che non ha mai conosciuto, Maria (Louna Espinosa), insegnante di danza in una scuola di rumba. Per stabilire un contatto con lei e con l’obiettivo di (ri)conquistarla, Tony si iscrive in incognito ai suoi corsi e impara a ballare, fino a diventare il suo compagno per una competizione. Una commedia di buoni sentimenti, divertente e commovente, goffa ma sincera.