Sono otto i nuovi film al cinema dal 2 novembre, a cavallo tra la notte delle streghe di Halloween e la giornata della commemorazione dei defunti. A sorpresa, c’è da scalzare in vetta al botteghino la rivelazione C’è ancora domani. Il debutto alla regia di Paola Cortellesi, uscito il 26 ottobre, ha incassato 3,5 milioni di euro in sette giorni, diventando nel primo weekend al box-office il terzo miglior esordio per una produzione italiana nel post-Covid.
I nuovi film al cinema dal 2 novembre
Come di consueto, tre uscite speciali aprono il fine settimana al cinema. In occasione dei suoi 25 anni, la Cineteca di Bologna riporta in sala il cult Il grande Lebowski dei fratelli Coen nell’edizione restaurata in 4K da Universal Pictures. A cento anni dalla nascita di Maria Callas, il documentario Callas Parigi, 1958 rende omaggio a una delle più grandi cantanti di tutti i tempi. In tour nei cinema fino a dicembre con Lab 80, X sempre assenti di Francesco Fei è il documentario che segue i Verdena nella loro vita quotidiana e nella preparazione del tour di Volevo magia, il disco che ha segnato il rientro della band sulle scene dopo sette anni di silenzio. Per il resto, ecco la regolare programmazione in sala dal 2 novembre.
Comandante
Salvatore Todaro è il comandante del sommergibile Cappellini all’inizio della Seconda guerra mondiale. Nell’ottobre del 1940, nei mari dell’Atlantico, il Kabalo, un mercantile belga carico di materiale bellico inglese, apre il fuoco contro la nave e l’equipaggio italiano. La battaglia è violenta e gli uomini di Todaro affondano il Kabalo a colpi di cannone. Ma il comandante prende una decisione che spiazza tutti: come previsto dalla legge del mare, salva i 26 naufraghi belgi dalle acque dell’oceano per farli sbarcare nel porto sicuro più vicino. Edoardo De Angelis rilegge un discusso episodio di storia del Novecento alla luce dell’attuale crisi migratoria e affida a Pierfrancesco Favino il ruolo dell’eroe inflessibile ed umano, monarchico ma mai compromesso col regime fascista. Costato 15 milioni di euro, il kolossal ha aperto Venezia 80 e in due giorni (è uscito il 30 ottobre) ha incassato 630mila euro.
Five Nights at Freddy’s
Mike Schmidt (Josh Hutcherson) è una problematica guardia di sicurezza che è appena stato assunto per sorvegliare il Freddy Fazbear’s Pizza, un vecchio e abbandonato ristorante per famiglie. Durante la sua prima notte di lavoro, Mike si rende conto che i quattro animaletti elettronici che di giorno allietavano i bambini, al calare delle tenebre si animano trasformandosi in pericolosi robot assassini. Dalla serie di videogiochi, romanzi, giocattoli e persino attrazioni turistiche, la regista e sceneggiatrice Emma Tammi e il produttore Jason Blum con la sua Blumhouse portano al cinema il franchise degli inquietanti pupazzi animatroni: il risultato è un horror soprannaturale che fa spudorato fan-service tra battutacce e soliti jump scares. In patria è piaciuto al pubblico (ha incassato quasi 100 milioni di dollari al box-office) ma la critica l’ha stroncato.
Il libro delle soluzioni
Marc (Pierre Niney) è un regista in crisi che deve assolutamente finire il suo nuovo film. Per farlo, decide di portare tutta la troupe in un paesino delle Cévennes, dove vive sua zia Denise. Quei luoghi gli stimolano i ricordi e la creatività e gli fanno venire moltissime idee. Per sopravvivere a questo caos creativo, Marc comincia a scrivere il libro delle soluzioni, una guida di consigli pratici che potrebbero risolvere i suoi problemi. Il ritratto di un regista dolcemente folle non poteva che nascere dalla mente di Michel Gondry: al netto di un certo compiacimento, una commedia autobiografica inventiva e divertente, tenera e malinconica, miscela di ingegno, poesia e vitalità.
Joika – A un passo dal sogno
La ballerina statunitense Joy Womack (Talia Ryder) viene accettata al Bolshoi di Mosca, uno dei più importanti teatri al mondo, il tempio della danza. Sin da piccola Joy coltiva il sogno di diventare una étoile. Contro il parere della sua famiglia, lascia Austin ed entra nella famigerata ed esigente accademia russa. Ad appena 15 anni si allena sotto la guida della leggendaria insegnante Tatiyana Volkova (Diane Kruger) in un ambiente dove la competizione è estrema e feroce. Ma Joy è pronta a tutto per coronare il suo desiderio. Dalla storia vera di Joy Womack, la prima americana a diplomarsi al programma di formazione del Bolshoi e la seconda a firmare un contratto con la compagnia, un biopic diretto fedelmente da James Napier Robertson ed interpretato mimeticamente da Ryder, anche lei ballerina professionista prima di diventare attrice.
The New Toy
Sami (Jamel Debbouze) è felicemente sposato con Alice (Alice Belaïdi), incinta del loro primo figlio. Rimasto senza lavoro, accetta il posto di guardiano notturno in un grande magazzino di Philippe Etienne (Daniel Auteuil), l’imprenditore più ricco di Francia. Il miliardario è vedovo da tempo e non ha un ottimo rapporto con il figlio Alexandre (Simon Faliu). Per il compleanno del bambino, decide di regalargli un giocattolo speciale. Ma Alex, arrogante e viziato, sceglie proprio Sami. James Huth rifà il cult movie Professione… giocattolo di Francis Veber, trasformandolo in una commedia per famiglie condita con questione delle banlieue e lotta di classe.
Dirty Difficult Dangerous
Nella Beirut di oggi, il rifugiato siriano Ahmed (Ziad Jallad) e la domestica etiope Mehdia (Clara Couturet) vivono un amore clandestino. Lei cerca di liberarsi da un lavoro oppressivo, mentre lui, affetto da una misteriosa malattia, si guadagna da vivere vendendo metalli di riciclo. La loro relazione è ostacolata da tutto e tutti, così decidono di fuggire alla disperata ricerca di un futuro migliore. Ad un anno di distanza dal passaggio alle Giornate degli Autori di Venezia 79, arriva in sala il tenero melodramma del regista franco-libanese Wissam Charaf: una storia d’amore e di resistenza da non perdere.
À la recherche
Nel 1974 la nobildonna francese Ariane (Anne Parillaud) assolda lo sceneggiatore italiano Pietro (Giulio Base), emarginato dalla critica per il suo passato, per adattare Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust. I due si isolano per mesi in una villa di campagna a scrivere il copione da mandare al maestro Luchino Visconti, che in passato ha accantonato il progetto. Base dirige e interpreta quest’omaggio a due mostri sacri sotto forma di “affresco metacinematografico degli anni ’70”, ma in realtà dipinge un attacco autobiografico (e narcisistico) ai salotti buoni del cinema romano che l’hanno sempre snobbato.
La guerra del Tiburtino III
Il Tiburtino III è un quartiere degradato dell’estrema periferia romana. Un giorno, proprio lì, cade dal cielo un piccolo meteorite. A raccoglierlo è Leonardo (Paolo Calabresi), il padre di Pinna (Antonio Bannò), uno spacciatore del posto. Nei giorni successivi, quasi tutti gli abitanti della zona cominciano a costruire barricate attorno al loro territorio. Pinna si mette ad indagare insieme ai suoi amici e alla fashion blogger Lavina (Sveva Mariani), rimasta intrappolata nel quartiere, e scopre che gli alieni sono intenzionati a conquistare il mondo. Dopo lo zombie movie Go Home – A casa loro, Luna Gualano realizza una curiosa invasione degli ultracorpi coatta, tra fantascienza e commedia. Nel cast anche Paola Minaccioni, Francesco Pannofino, Carolina Crescentini, Pier Giorgio Bellocchio e Veronika Logan.