Ezio Greggio: “Ho detto no a Biella per mio padre Nereo”

Il conduttore rifiuta la cittadinanza onoraria anche per rispetto a Liliana Segre e "per coerenza con quelli che sono i miei valori"

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Un primo piano di Ezio Greggio e il padre Nereo
Ezio Greggio e il padre Nereo (foto: Twitter @EzioGreggio)

La cittadinanza onoraria di Biella ad Ezio Greggio è diventata un caso politico. Il comune piemontese guidato dal leghista Claudio Corradino ha deciso di conferire la cittadinanza al volto di Striscia la Notizia “per la popolarità televisiva come conduttore, giornalista, attore e regista; per il suo costante impegno con l’associazione dedicata ai bambini prematuri; per aver contribuito a diffondere in Italia e nel mondo il nome di Biella”. Questa scelta arriva ad una settimana dal rifiuto di assegnare la stessa cittadinanza alla senatrice a vita Liliana Segre perché giudicata “strumentale”. Greggio ha stigmatizzato questa “disparità” di trattamento e ha rifiutato l’onorificenza. Lo ha fatto, ha spiegato, soprattutto per suo padre.

Ezio Greggio, rifiuto al comune di Biella

“Il sindaco di Biella – ha scritto sui social Lucia Azzolina, sottosegretaria all’Istruzione del Movimento 5 Stelle – nega la cittadinanza alla senatrice Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto, ma non esita a darla in pompa magna, con festante annuncio sul sito istituzionale, a Ezio Greggio. Senza nulla togliergli, si fa fatica a capire perché a lui sì e alla Segre no. Il senso delle istituzioni avrebbe imposto altre scelte”.

Scoppiata la polemica, è stato lo stesso Greggio, uno dei nomi di punta di Canale 5, a fare un passo indietro. “Il mio rispetto – ha dichiarato – nei confronti della senatrice Liliana Segre, per tutto ciò che rappresenta, per la storia, i ricordi e il valore della memoria, mi spingono a fare un passo indietro e non poter accettare questa onorificenza che il Comune di Biella aveva pensato per me”.

“Non è una scelta contro nessuno – specifica il conduttore –, ma una scelta a favore di qualcuno, anche per coerenza e rispetto a quelli che sono i miei valori, la storia della mia famiglia e a mio padre che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento”.

Un primo piano di Ezio Greggio e il padre Nereo
Ezio Greggio e il padre Nereo (foto: Twitter @EzioGreggio)

Ezio Greggio, padre fu internato per oltre tre anni

Già, il padre. Ezio lo salutava alla fine di ogni puntata di Striscia chiamandolo “Nereus”. Nereo Greggio, scomparso nel gennaio del 2018 a 95 anni, è stato una figura centrale nella vita del presentatore. Quando è morto il figlio ne ha tracciato una breve e toccante storia e l’ha spesso ricordato pubblicamente su Twitter.

“Soldato in Grecia durante la Seconda guerra mondiale – racconta Greggio –, si rifiutò di tornare in Italia per combattere contro i partigiani, tra i quali c’erano i suoi parenti. E fu internato per oltre tre anni in un campo di concentramento in Germania”.

Con questo gesto, Greggio mette la parole fine alla tempistica da brivido della giunta leghista.

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