Cosa sarà, la storia vera dietro il film con Kim Rossi Stuart

Arriva in prima visione free sulla Rai la storia autobiografica del regista e sceneggiatore Francesco Bruni

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Fotinì Peluso e Kim Rossi Stuart in una scena del film Cosa sarà
Fotinì Peluso e Kim Rossi Stuart in Cosa sarà (foto: Vision Distribution)

Candidato a due David di Donatello, vincitore di due Nastri d’argento, un Globo d’oro e del Premio Flaiano per la migliore sceneggiatura, Cosa sarà debutta in prima visione free su Rai 1 dopo il passaggio al cinema nell’ottobre 2020. Un’uscita sfortunata, prevista a marzo di quell’anno con il titolo Andrà tutto bene e rimandata più volte a causa della pandemia. La vicenda autobiografica che ha colpito e commosso il pubblico è basata sulla storia vera del regista e sceneggiatore Francesco Bruni, già autore delle apprezzate commedie Scialla! (Stai sereno), Noi 4 e Tutto quello che vuoi.

Cosa sarà: la storia vera dietro il film

Bruni è tornato a Livorno, la sua città natale, per raccontare le vicissitudini del suo alter ego Bruno Salvati (Kim Rossi Stuart), un regista in crisi che sta facendo fatica a farsi produrre il suo prossimo film, si è da poco separato dalla moglie Anna (Lorenza Indovina) e non riesce ad essere il padre che vorrebbe per i figli Adele (Fotinì Peluso) e Tito (l’esordiente Tancredi Galli, famoso su YouTube con il nickname SighTanc). Un giorno, a seguito di un malore improvviso, a Bruno viene diagnosticata una forma di leucemia che richiede l’intervento di un donatore di cellule staminali. Il regista si affida subito a un’ematologa (Raffaella Lebboroni, la moglie di Bruni nella realtà) che lo accompagna nel lungo e doloroso percorso verso la guarigione. Un cammino di rinascita che tra segreti e rivelazioni coinvolge tutta la sua famiglia, a partire dal padre Umberto (Giuseppe Pambieri).

“Nel marzo 2017 – rivela Bruni nelle note di regia – mi è stato diagnosticato un tumore del sangue, la mielodisplasia, che è stato affrontato e (spero) risolto, con un trapianto di cellule staminali ricevute da mio fratello, nel febbraio del 2018. Da questa vicenda drammatica ho tratto questa storia, che tuttavia ho voluto complicare ad arte, perché non fosse un semplice resoconto medico. Il coinvolgimento dei familiari e del padre del malato, infatti, sono al centro della vicenda: la malattia diventa così una resa dei conti con la moglie ed i figli del protagonista ed un viaggio in compagnia del padre alla scoperta di qualcosa che è successo molti anni prima. Un segreto che contiene la possibile salvezza per il mio protagonista”.

Kim Rossi Stuart in una scena del film Cosa sarà
Kim Rossi Stuart è Bruno in Cosa sarà (foto: Vision Distribution)

Cosa sarà, Rai 1 passa l’autobiografia di Bruni

Parte quindi da una base autobiografica Cosa sarà, ma Bruni – diplomato in sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma – sovrappone alla sua storia vera un lavoro di invenzione, mescolando il dramma umano e l’umorismo come fa sin dai tempi dei primi film sceneggiati per Paolo Virzì e della serie del Commissario Montalbano. “Ma il film, per quanto fedele alla sceneggiatura, ha preso una sua natura definitiva sul set – aggiunge il regista – dove ha fatto prepotentemente irruzione l’elemento visivo, qui (a differenza dei miei film precedenti) a tratti molto forte e antinaturalistico, specie nelle scene che raccontano la degenza del protagonista, in uno stato di semi-incoscienza indotto dai medicinali nel quale affiorano ricordi e fantasticherie, deliri e persino fantasmi”.

Prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra per Palomar e Vision Distribution, Cosa sarà è dedicato a Mattia Torre, grande amico di Bruni (i due sono stati ricoverati insieme per un periodo e facevano a gara a chi aveva i valori più alti) e straordinario sceneggiatore (è uno dei creatori della serie di culto Boris) scomparso il 19 luglio 2019 a causa di un tumore. L’arrivo su Rai 1 dopo l’uscita in sala e il passaggio sulle piattaforme di streaming ripaga un film che ha avuto una vita decisamente più fortunata all’estero che in Italia. Venduto e distribuito in svariati Paesi stranieri, dal Brasile al Vietnam, Cosa sarà è diventato persino oggetto di un remake tedesco.