Cosa fa oggi Gabriele Sbattella, l’uomo-gatto di Sarabanda

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gabriele sbattella

Impossibile non riconoscere Gabriele Sbattella: sono passati 20 anni dal suo ‘momento cult’ nello show Sarabanda, condotto da Enrico Papi, ma il suo ricordo è ancora impresso nella memoria degli spettatori. Oggi, a 51 anni, l’ex uomo-gatto ha voluto raccontare cosa ha significato quella divertentissima avventura tv per la sua vita e carriera.

Il racconto di Gabriele Sbattella: cos’è successo dopo Sarabanda

“Avevo avuto proposte lavorative come interprete e traduttore, perché sono laureato in traduzione, da e verso l’inglese, da e verso il tedesco (non sono uno scemo come qualcuno ama definirmi in maniera irrispettosa – riporta FanPage – Poi ecco, visite mediche perché avevo dei problemi fisici e poi l’attesa per la chiamata a questo quiz televisivo che guardavo“. 

Ma come mai Gabriele Sbattella aveva deciso di partecipare proprio al programma Mediaset? “Per passare una giornata diversa, vedere com’era il mondo della televisione. Volevo arrivare in finale con il campione in carica. Poi sono diventato campione e ci sono rimasto 79 puntate. Alla fine diventa una sfida con te stesso.”

gabriele sbattella

I suoi ricordi – benché parliamo del 2002-2003, sono ancora vividi, soprattutto riguardo le sfide e le modalità di competizione: “Tra i giochi più difficili? Quello in cui bisognava indovinare più titoli possibile di canzoni sentendo poche note in 60 secondi era tremendo“.


Sulla sua situazione attuale, in relazione al lascito che questa partecipazione gli ha donato, ed in particolare sul presentatore, commenta: “Non ho il suo numero (di Enrico Papi, n.d.r.), quando ci vediamo ci salutiamo. So che adesso sta facendo un programma su Canale5 che è molto divertente, lo sto guardando. Mi piace, il pubblico è protagonista“. Di quel periodo ricorda: “Sarei dovuto andare a fare l’animatore turistico in Egitto ma mi invitavano nei locali per le serate. Con due ore si guadagnava quello che nei villaggi si prendeva in un mese quindi ho abbandonato quel mondo“.

Adesso, invece, il suo mondo è decisamente cambiato: “Faccio il giornalista e non scrivo solo di sport, anche di musica, ho seguito tre Festival di Sanremo. Lavoro per un’agenzia