Il 9 novembre uscirà ufficialmente in tutte le librerie ‘Me’, una lunga e articolata confessione di Will Smith, un racconto biografico della sua vita e carriera, ombre comprese. Ancor prima del lancio editoriale, i media americani hanno anticipato una dichiarazione molto forte che risale all’infanzia del celebre attore, protagonista – tra i tantissimi film – de La Ricerca della Felicità di Gabriele Muccino.
La confessione di Will Smith sulla sua infanzia difficile e sul padre violento
“Quando avevo 9 anni ho visto mio padre prendere a pugni mia madre su un lato della testa e l’ha colpita così forte che è collassata e l’ho vista sputare sangue. Quel preciso momento in quella camera da letto ha definito chi sono più di qualunque altro momento nella mia vita. Tutto quello che ho fatto da allora, tutti i premi e i riconoscimenti vinti, erano il mio modo di scusarmi con mia madre per non aver agito quel giorno. Per averla delusa in quel momento. Per non aver tenuto testa a mio padre. Per essere stato un codardo”.
Quell’attimo che poteva cambiare tutto: “Avrei potuto ucciderlo e vendicare mia madre”
La confessione di Will Smith prosegue poi verso gli ultimi anni di vita del papà, che nel frattempo aveva ormai divorziato dalla moglie e aveva iniziato a lottare duramente contro il cancro, fino alla scomparsa nel 2016. A prendersi cura di lui in questi ultimi drammatici periodi è stato proprio il figlio, che racconta: “Una notte, mentre lo portavo dalla sua camera da letto al bagno, il male si è impossessato di me. Il percorso fra le due stanze passa in cima alle scale. Da bambino mi ero ripromesso che un giorno avrei vendicato mia madre, che quando sarei stato abbastanza grande e abbastanza forte, quando non sarei più stato un codardo, lo avrei ucciso. Così mi sono fermato in cima alle scale. Avrei potuto buttarlo giù e farla franca facilmente. Mentre decenni di dolore, rabbia e risentimento scorrevano e poi si allontanavano, ho scosso la testa e ho continuato a portare mio padre in bagno”.