La bordata su Amadeus: “Appare simpatico, mite, amicone, ma è freddo, feroce, vendicativo”

In vista di Sanremo, sul Giornale appare un ritratto beffardo del conduttore: "Dopo anni e gavette all'ombra dei Bonolis, i Gerry Scotti, le Simona Ventura, si sta togliendo con la cattiveria di cui è capace solo un normale di successo tutte le voglie di riscatto"

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Un primo piano di Amadeus
Amadeus (foto: @Raiofficialnews)

La rivincita dell’uomo normale. L’editorialista Luigi Mascheroni definisce così la parabola artistica di Amadeus in uno dei suoi ritratti, apparso sulle pagine de Il giornale. Lo scrittore, firma storica della sezione cultura, costume e spettacoli del quotidiano milanese, affronta con il consueto sarcasmo l’arrivo di Sanremo 2023, il quarto consecutivo affidato al conduttore, su Rai 1 da martedì 7 a sabato 11 febbraio. “Non ce ne libereremo mai”, scrive sconsolato Mascheroni.

Amadeus e Giovanna, la “moglie di”

Il ritratto di Amadeus parte dall’infanzia a Ravenna, attraversa l’adolescenza a Verona, la gavetta tra Radio Deejay, discoteche e Festivalbar e arriva a Sanremo. Al suo fianco ora c’è Giovanna Civitillo, quella che secondo il giornalista “non ha un nome, né un cognome: si chiama ‘la moglie di Amadeus’ e ci ha già sminuzzato anche lei i civitilli”.

“Fa le televendite col marito, è entrata nel cast di È sempre mezzogiorno, ha partecipato allo speciale Telethon dei Soliti ignoti, dove lei è la solita ospite, ora è stata assoldata a La vita in diretta e andrà come inviata a Sanremo nonostante la coda di giornalisti Rai”, commenta Mascheroni.

Quest’anno i cantanti in gara al Festival sono 28, “e se ci va bene facciamo le tre del mattino”. Il vero guaio, sostiene Mascheroni, è che Amadeus non fa nemmeno ridere. “Non si è ancora capito se Amadeus – personalità melliflua e camaleontica – proponga una faccia quasi da fesso per coprire il genio che effettivamente è; o il contrario”, si domanda l’editorialista.

Sembra buono, simpatico, affabile. Ma – essendo la tivù finzione in realtà è freddo, calcolatore, vendicativo. Cattivissimo. Ne sa qualcosa Sabrina Ferilli…. Odi et Ama. Lui è così. Ride di tutto, è amico di tutti, dimentica tutti gli amici”, l’affondo di Mascheroni.

Un primo piano di Amadeus
Amadeus

Il ritratto beffardo di Amadeus “normale di successo”

La firma de Il giornale descrive Amadeus come un presentatore “preparatissimo, super professionista, meticoloso, ma senza cuore”. “Si sta togliendo con la cattiveria di cui è capace solo un normale di successo – tutte le voglie di riscatto accumulate da quando, su una Cinquecento più scassata della radio per cui lavorava, primi anni Ottanta, arrivava a Sanremo per tirare a casa qualche intervista ai Big”, racconta Mascheroni.

La fenomenologia di Amadeus, conduttore “garantista a brani alterni” e “incassatore formidabile”, è la fotografia della “perfetta medietà”. “Rassicurante, conosce i gusti della gente normale, si specchia perfettamente nell’Italietta del festivàl, furbetta e familista, che va dai Måneskin a Orietta Berti, e come tutte le persone medie è imprevedibile”, conclude Mascheroni.

Come tutti i provinciali, Amadeus “è reverente e riverente, oltre che rivierasco”, ma al tempo stesso “come tutti i milionari gli piace fare il popolare, e come tutti i populisti adora essere milionario”. Il giornale chiude il suo ritratto con un audace accostamento: “È il Papa televisivo del sanremismo catodico, apostolico, mondano. Ed ecumenico”.

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