Alain Delon, l’addio di Brigitte Bardot e Sophia Loren

Il divo è scomparso a 88 anni nella sua residenza di Douchy: "Con la sua morte pone fine al magnifico capitolo di un'epoca passata di cui fu un monumento sovrano"

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Alain Delon in una scena del film La prima notte di quiete
Alain Delon in La prima notte di quiete (1972) di Valerio Zurlini

La morte di Alain Delon è una scomparsa dolorosa perché il divo è stato un leggendario protagonista sia del cinema d’autore che del cinema popolare. Uno dei più celebri attori francesi di tutti i tempi, morto a 88 anni nella sua casa di Douchy, piccolo comune della Loira, è stato un’autentica icona, anche grazie al successo dei tanti film girati in Italia.

Alain Delon morto a 88 anni

Lanciato da René Clement grazie all’ambiguo personaggio di Tom Ripley in Delitto in pieno sole (1960), Delon ha lasciato una impronta indelebile nella storia del cinema italiano con Rocco in Rocco e i suoi fratelli (1960) e Tancredi in Il Gattopardo (1963) di Luchino Visconti, Piero in L’eclisse (1962) di Michelangelo Antonioni e Daniele in La prima notte di quiete (1972) di Valerio Zurlini, tornato al cinema proprio nelle scorse settimane in occasione dei 120 anni della Titanus.

In Francia sono soprattutto i polari diretti da Jean-Pierre Melville a restare impressi per sempre nella memoria del pubblico, su tutti Frank Costello faccia d’angelo (1967, in originale Le samouraï), I senza nome (1970, Le cercle rouge) e Notte sulla città (1972, Un flic). “Alain con la sua morte pone fine al magnifico capitolo di un’epoca passata di cui fu un monumento sovrano. Ha rappresentato il meglio del cinema di prestigio della Francia, un ambasciatore dell’eleganza, del talento e della bellezza. La sua scomparsa lascia un vuoto abissale che nulla né nessuno potrà colmare”, scrive Brigitte Bardot in una lettera affidata a X.

“Io perdo un amico, un alter ego, un complice, condividevamo gli stessi valori, le stesse delusioni, lo stesso amore per gli animali. Penso a una frase di Alfred De Vigny in La morte del lupo: Nel vedere quel che siamo stati sulla Terra e quel che lasciamo, solo il silenzio è grande, tutto il resto è soltanto debolezza”, conclude Bardot.

Un primo piano di Alain Delon
Alain Delon nel 2019

Alain Delon, Brigitte Bardot e Sophia Loren: “Collega e amico”

“La notizia della scomparsa di Alain mi ha molto rattristato. Prima che un collega è stato un caro amico. Ti vorrò sempre bene. Ciao Alain”, dichiara Sophia Loren all’Ansa.

“Ha incarnato il cinema francese ben oltre i confini, è stato l’immagine dei trent’anni gloriosi trionfanti, è stato una di quelle personalità che si rivolgevano al grande pubblico così come agli specialisti, lavorando per il cinema commerciale come per il cinema d’autore”, è il commiato del Festival di Cannes, che nel 2019 gli ha conferito la Palma d’oro onoraria.

“Alain Delon è riuscito là dove la maggior parte dei suoi colleghi falliscono: essere considerato l’uomo più bello del mondo e al contempo un attore straordinario. Se ha abbandonato oggi le sue spoglie mortali, è per ascendere all’Olimpo degli Immortali di cui ci ricorderemo per sempre”, scrive in una nota Alberto Barbera, direttore della Mostra del Cinema di Venezia.