Fosse stato al posto di Ambra, Lillo e Stefano Fresi al concerto del Primo maggio, Pippo Baudo avrebbe direttamente tolto il microfono a Fedez. Lo conferma il decano dei conduttori televisivi in un’intervista concessa all’Adnkronos. Baudo è una furia sul caso della presunta censura al rapper da parte della Rai. “Se avessi condotto io il Concertone del Primo maggio avrei spento le telecamere a Fedez durante il suo discorso. Per querelarlo è troppo tardi, equivarrebbe solo fargli il doppio della pubblicità”, dice il popolare presentatore siciliano.
Pippo Baudo su Fedez: “Ha esagerato”
Baudo ammette che “Fedez ha esagerato. Poteva fare spettacolo, mentre fa ogni cosa per essere protagonista. E ha sbagliato a fare quel discorso in una sede che non era sua”. Il Pippo nazionale concorda con quanto detto da Franco Di Mare. Il direttore di Rai 3 ha riferito in Commissione Vigilanza che “da Fedez c’è stata manipolazione” e che l’unico obiettivo di questa querelle è stato “quello di gettare discredito sul servizio pubblico”.
La Rai, secondo Baudo, ha commesso un solo errore: non ha detto semplicemente che “quel palcoscenico era il suo e a lei competeva l’autorizzazione. Chiedere il testo dell’intervento di Fedez è stato senza dubbio corretto. Se tu vieni a casa mia e io ti ricevo nel mio salotto, io voglio sapere cosa ci vieni a fare. E poi gli argomenti che Fedez ha toccato sono complicati e non si può utilizzare il mezzo pubblico in maniera così indiscriminata. Bisogna stare attenti perché si ripercuote sulla società in modo divisivo”.
Pippo Baudo: Ddl Zan “già previsto dalla nostra Costituzione”
Fedez, intanto, continua a insistere sul Ddl Zan. Il rapper ha postato su Twitter un video di Piazzapulita in cui Alberto Zelger, il consigliere comunale Lega citato nel suo monologo, ribadisce che “l’omofobia non esiste”.
L’argomento non infiamma Pippo Baudo. Il conduttore, che compirà 85 anni il prossimo 7 giugno, ritiene che “quanto si prefigge il Ddl Zan è già previsto dalla nostra Costituzione nei primi 12 articoli, quelli fondamentali. Lì si legge chiaramente, al primo comma dell’articolo 3, che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, oltre che di condizioni personali e sociali. Il Ddl Zan è un raddoppio”.
A Baudo basta la nostra Costituzione. Il Ddl Zan non serve visto che “abbiamo fra le più belle carte costituzionali del mondo. È inutile aggiungere un’altra legge che confonde le cose. La nostra Costituzione è perfetta ed è garantista al massimo”.
[…] SuperPippo parla in modo schietto e realista. L’ha già dimostrato quando ha detto la sua sul caso Fedez al Concertone del Primo maggio e sui palinsesti tutti uguali a base di reality e talent. Se non gli […]