Soliti ignoti è da anni il programma di punta dell’access prime time di Rai 1. La trasmissione condotta da Amadeus batte costantemente Striscia la Notizia sul fronte degli ascolti. A turbare il successo del varietà arrivano le dichiarazioni di Gianni Ippoliti. Il conduttore rivela un retroscena singolare sulla genesi del game show: Soliti ignoti l’ha inventato lui ma la Rai non ha mai sfruttato il suo format, preferendo pagarne uno straniero.
Gianni Ippoliti: Soliti ignoti era “un quiz autarchico”
Ippoliti racconta in un’intervista concessa al settimanale Oggi che il suo Soliti ignoti risale agli anni Novanta. La prima apparizione di questo format è all’interno della Vela d’oro (due serate da Riva del Garda in cui la Rai celebra la Rai) e viene modificata l’anno successivo.
“Il 20 settembre del 1991, al Gran Galà di presentazione dei programmi Rai, viene presentato il nuovo programma domenicale di Andrea Barbato su Rai 3, Girone all’italiana – ricorda Ippoliti –. A quel punto arrivo io e presento la novità contenuta all’interno del programma: il primo quiz fisiognomico della tv italiana, un quiz autarchico, l’unico non comprato dagli Stati Uniti. L’avevo inventato io: bisognava guardare una persona e indovinare che mestiere faceva. In quel quiz bisognava indovinare non solo il lavoro svolto dalla persona, ma anche l’età, e il parente misterioso”.
Andrea Barbato è uno di quei telegiornalisti che hanno scritto la storia della tv italiana. Nel suo Girone all’italiana, va in onda il format di Ippoliti praticamente identico a quello dei Soliti ignoti. Ironia della sorte, tra i concorrenti del gioco c’è anche Fabrizio Frizzi, che condurrà le prime cinque edizione del successivo Soliti ignoti – Identità nascoste. Il quiz di Ippoliti va in onda per un anno: è la stagione 1991-92. Nel 2007 Pippo Baudo annuncia all’umorista che la Rai riprenderà il suo gioco: si chiamerà, appunto, Soliti ignoti. Ma ben presto il conduttore fa una brutta scoperta.
Soliti ignoti, Gianni Ippoliti: “Ho scoperto sul web il format americano”
“Guardo i titoli e leggo che è tratto da un format americano, Identity – spiega Ippoliti –. E scopro da internet che Identity è un format andato in onda su un’emittente americana e che è stato inventato da un italoamericano. In cosa consisteva? Guardare una persona e indovinare il suo lavoro”.
Quindi, la Rai aveva già i diritti del format originale del game show (che appartengono all’azienda e non all’autore) ma preferisce pagare Endemol Shine Italy. Negli Stati Uniti il programma è condotto da Penn Jillette ed è andato in onda per due anni, tra il 2006 e il 2007, su NBC. Endemol, intanto, ha venduto il format in tantissimi Paesi, dall’Albania all’Ucraina. Eppure, la Rai ce l’aveva già in casa.
Pippo Baudo, sempre dalle pagine di Oggi, conferma la versione di Ippoliti. “Gianni ha ragione – precisa il decano dei conduttori –. Purtroppo sono cose che succedono in Rai, con i soldi dei contribuenti. Non è mica la prima volta”.
[…] Ippoliti sostiene da tempo di aver inventato Soliti ignoti, ma la Rai non ha mai sfruttato il suo format preferendo pagarne uno straniero. Il gioco risale […]