La sfida della Rai: stasera in TV Felicia Impastato, un film ambizioso, appassionato e su una tematica importantissima. Perché “Non è vero che la gente vuole guardare solo i reality show”, afferma Giovanni Impastato, fratello di Peppino.
Stasera in Tv Felicia Impastato: il film con Lunetta Savino approvato dal fratello di Peppino
Venerdì 22 maggio alle 21,20 su Rai1 vedremo il film di Francesco Albano dedicato alla madre del celebre giornalista e attivista italiano con protagonista la mitica Lunetta Savino di Un Medico In Famiglia. “C’è tantissimo bisogno di elevare culturalmente questo Paese e allo stesso tempo abbiamo la necessità di fare cultura antimafia in un momento difficile come questo” dice Giovanni, ricordando così agli spettatori che il 23 maggio ’92 avveniva la strage di Capaci, e che è bene che certi argomenti non passino mai ‘di moda’ sul piccolo schermo.
“C’è stata un’attenuazione della cultura antimafia. C’è stata un’ inversione di tendenza: si parla sempre meno di mafia, qualcuno crede che sia stata sconfitta perché non c’è più violenza. Ma è ora che dobbiamo alzare l’attenzione altrimenti le battaglie di civiltà che abbiamo vinto, sia a livello giudiziario sia a livello sociale, non varranno nulla. In questi anni sono cambiate molte cose, dobbiamo difendere ciò che abbiamo ottenuto”.
La donna al centro della storia: parla la madre di Peppino Impastato
Quando guarderete stasera in Tv Felicia Impastato ci troverete il lato forse più umano della vicenda di cronaca nera: al centro delle vicende la madre di Peppino, moglie di un mafioso e donna sola, ma allo stesso tempo di un immenso coraggio. “Mia madre Felicia – racconta Giovanni – è stata un esempio di svolta della coscienza: lei era la moglie di un mafioso ma allo stesso tempo la mamma di un militante che combatteva la mafia. In questa situazione difficile, questa donna, cattolica, che credeva molto nei valori della famiglia, scelse di rispettare il marito ma quando fu costretta a fare una scelta non si schierò dalla parte della mafia ma da quella del figlio, della giustizia, della legalità”.
Indimenticabile il ricordo della donna sorridente, minuta, composta, sempre pronta ad accogliere gli amici del figlio: “Ai ragazzi mia madre diceva sempre di studiare. Lei, usando una frase di Leonardo Sciascia, era solita dire ai ragazzi che una storia che non si racconta non esiste. La mafia non si sconfigge con la pistola ma con la cultura. Felicia ammoniva i giovani dicendo loro di non dipendere da nessuno e mantenere la schiena dritta”.
Noi siamo molto curiosi di guardarlo, e voi?