Myrta Merlino nella bufera: i lavoratori di La7 accusano la conduttrice di “comportamenti incivili”

Durissimo comunicato del sindacato contro la giornalista di "L'aria che tira": Dagospia racconta i dietro le quinte del programma

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Il personale di L’aria che tira si rivolta contro Myrta Merlino. La RSU, la rappresentanza sindacale di lavoratrici e lavoratori di La7, ha diffuso un durissimo comunicato nel quale la giornalista napoletana è accusata di adottare “nei confronti dei colleghi e del personale in appalto comportamenti incivili e maleducati”. Non solo: la presentatrice “influenza la possibilità di prolungare contratti di personale specializzato che lavora professionalmente nella nostra azienda e, condiziona le turnazioni del personale interno con motivazioni che non possono essere considerate né di tipo professionale e né di tipo etico”.

Myrta Merlino, L’aria che tira a La7 è irrespirabile

Il sindacato “esprime la sua ferma contrarietà nei confronti del comportamento della conduttrice” e si rivolge ai vertici della rete: il direttore Andrea Salerno, l’amministratore delegato Marco Ghigliani, l’editore Urbano Cairo. L’auspicio della RSU è che “dopo questa formale segnalazione vengano finalmente adottate le necessarie misure da parte dei vertici aziendali al fine di ripristinare il corretto rapporto individuo – Azienda e di ristabilire il giusto clima lavorativo, ad oggi deteriorato”.

Ma cos’ha fatto di preciso Myrta Merlino a tecnici di studio, cameramen, fonici, redattori e assistenti che collaborano a L’aria che tira e hanno lavorato a L’aria di domenica? A riportare i “comportamenti incivili e maleducati” della conduttrice è Dagospia. Il sito di Roberto D’Agostino cita innanzitutto un articolo del 2015 del Fatto Quotidiano, nel quale si segnalava “un acceso scambio” tra la giornalista e i tecnici avvenuto durante una pausa pubblicitaria, “così acceso che sono dovute intervenire le rappresentanze sindacali”.

In quell’occasione, un problema alle batterie di un microfono ha fatto scattare la Merlino che rimprovera al fonico di turno di “non saper fare il proprio lavoro”. Nasce una lite “con urla da entrambe le parti”. Pure in quel caso, è intervenuto il sindacato per segnalare “alcuni comportamenti irriguardosi nei confronti di colleghi del settore tecnico e di produzione”. Ma non è certo finita qui.

Un primo piano di Myrta Merlino
Myrta Merlino (foto: Instagram @myrtamerlino)

Myrta Merlino, Dagospia rivela cos’ha fatto

Dagospia spiega che a far scattare l’attuale nota sindacale è stato il mancato rinnovo del contratto dell’assistente di studio chiesto dalla conduttrice di L’aria che tira, non per motivi lavorativi ma perché non sarebbe una persona particolarmente simpatica alla giornalista. Gli episodi citati dal sito sono numerosi. Soltanto pochi giorni fa, la Merlino è arrivata in studio infreddolita e ha chiesto a uno degli assistenti di riscaldarle la testa con un asciugacapelli, salvo arrabbiarsi perché le si è scompigliata l’acconciatura.

I diretti interessati raccontano che spesso e volentieri sono destinati a compiti non attinenti alle mansioni per cui sono stati assunti e vengono stipendiati da La7, come prenotare alla Merlino la ceretta, portarle gli abiti in tintoria e i cani dal veterinario. Addirittura qualcuno le deve spalmare la crema ai piedi prima di cominciare la diretta. Alcuni redattori sostengono di essere stati messi a lavorare alle presentazioni degli eventi che la giornalista modera al di fuori dell’emittente.

Gli assistenti dicono di essere “invisibili” ai suoi occhi: una volta la conduttrice avrebbe telefonato all’ad Ghigliani alle 10:55, poco prima di andare in onda, lamentandosi di essere sola e abbandonata mentre erano presenti dieci persone, in studio dalle 7 del mattino. A Dagospia è stato persino riferito che la Merlino chiede agli assistenti di essere a sua completa disposizione 24 ore su 24 e si è resa protagonista di clamorose sceneggiate. Le più incredibili sarebbero avvenute perché il cornetto e il tè trovati per colazione non erano di suo gradimento e culminate con il lancio di uno sgabello.

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