Sgabri contro Chiara Ferragni: “L’influencer è un p*rla sfacticato”

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sgarbi contro chiara ferragni

Niente, non si fermano ‘le picconate’ contro l’imprenditrice e fashion icon, sempre sotto la luce dei riflettori: se la serie tv The Ferragnez è stata già ampiamente demolita dalla Lucarelli, adesso arriva una stangata di Vittorio Sgarbi contro Chiara Ferragni.

Da dove arrivano le parole di Vittorio Sgarbi contro Chiara Ferragni: la dichiarazione caustica del critico d’arte contro il mondo degli influencer, specialmente di moda

In occasione dei suoi 70 anni il critico d’arte ha rilasciato un’intervista a Mowmag in cui la reporter ha tirato in ballo una sua vecchia dichiarazione: “L’influencer è un p*rla sfaticato che lucra su dei p*rla danarosi incapaci di scegliersi da soli un paio di scarpe da p*rla”.

sgarbi contro chiara ferragni

Alla domanda quale fosse la sua posizione attuale sull’argomento, ecco che viene fuori la sfuriata di Sgarbi contro Chiara Ferragni: “Adesso penso anche peggio perché secondo me il pirla, cioè l’influencer pirla, non è capace neanche di scegliersi le cose per sé. Come quella lì che si chiama Ferragni o Merdagni… ha degli zatteroni talmente schifosi che avrebbe bisogno di un influencer che le dica cosa prendere perché lei non sa quel ca**o che fa. Cioè già ha preso un fidanzato che non si può guardare, un mezzo marito. E poi, non contenta, si è tirata su degli zatteroni che fanno più schifo del marito. Per cui, a parer mio, avrebbe davvero bisogno di qualcuno che la influenzi. […] Quelli che comprano dalla Ferragni sono un milione di sfaticati incapaci che comprano perché vedono questa vecchia befana che, a fianco di un rincoglionito, propone delle cose per scemi.

Sul web, la rete si schiera contro questo attacco e contro queste parole offensive nei confronti della celebre ‘blonde salad’. Il sostegno non arriva, però, solo dai fan dell’imprenditrice: “Non amo particolarmente i “Ferragnez” – si legge in uno dei tantissimi commenti – ma spero che, dal momento che il dinero non gli manca, paghino un bell’avvocato tosto e trascinino questo triste guitto in un tribunale con una causa milionaria per diffamazione. Così magari ci liberiamo di questa infezione mediatica.