Ospite del Bif&est di Bari – dove sono stati presentati due nuovi interessantissimi film italiani di questa stagione – abbiamo potuto ascoltare l’opinione definitiva di Lino Banfi sulle battute ‘censurate’ e sui tempi odierni che mirano a cambiare un po’ il modo di ridere facendo attento al linguaggio e alle terminologie.
L’opinione di Lino Banfi sulle battute da ‘revisionare’ dei suoi vecchi film
Dopo il caso dello spot e del suo celebre ‘porca put**na’, l’attore pugliese ha voluto portare sul palco del festival cinematografico della sua terra le sue riflessioni più autentiche. Parlando, ad esempio, di una delle sue scene cult in ‘Fracchia la Belva umana’, in cui il suo personaggio intona ‘Benvenuti a ‘sti froc**ni’, ha raccontato a La Repubblica: “Cambierei quella canzone, perché quella parola è brutta. Forse non farei proprio quella scena, meglio evitare perché oggi ogni cosa è difficile“.
E non è solo una questione di parole quella di Lino Banfi sulle battute e le scene dei suoi vecchi film da ‘ripensare’ oggi: “Non rifarei nemmeno le molte scene in cui mi sono truccato da Armstrong e Nat King Cole perché a me piaceva fare le canzoni dei personaggi di colore. E nemmeno più la scena di Vieni avanti cretino in cui mi prendo a schiaffi con il prete – sdrammatizza – a un certo punto ci sono scritte arabe di cui non conosco nemmeno il significato. Oggi sarebbe meglio evitare per non trovarci sgozzati come due scemi“.
Battute diverse ma non perdiamo i personaggi!
Insomma, il senso è chiaro: stare più attenti e mirare ad una maggiore sensibilità in fase di scrittura si può, e se guardiamo al passato sarebbe anche giusto voler modificare alcuni aspetti, ma occhio a non esagerare, conclude:
“Ci sono delle correzioni che si potrebbero fare a quelle scene, senza però abbandonare completamente i personaggi, che potrebbero essere comunque divertenti“.