I film al cinema dal 28 novembre: da Oceania 2 a The Strangers

Sono dieci le novità che si affacciano sugli schermi: l'animazione Disney pronta a conquistare la vetta del box-office

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Scene di Oceania 2, We Live in Time e The Strangers: Capitolo 1, tre dei nuovi film al cinema dal 28 novembre
Oceania 2, We Live in Time e The Strangers: Capitolo 1, tre dei nuovi film al cinema dal 28 novembre

Sono dieci i nuovi film al cinema dal 28 novembre. L’arrivo di Oceania 2 è destinato a conquistare la vetta del box-office, dove fino a ieri si stavano sfidando Il gladiatore 2 e Il ragazzo dai pantaloni rosa. È soprattutto quest’ultimo la vera rivelazione del momento: grazie al passaparola, alle proiezioni con le scuole e all’impegno della protagonista Claudia Pandolfi, la vera storia di Andrea Spezzacatena ha incassato 6 milioni di euro.

I film al cinema dal 28 novembre

La settimana si è aperta con le consuete uscite speciali. Nexo ha distribuito per tre giorni Fiore mio, documentario scritto, diretto e interpretato da Paolo Cognetti (con musiche di Vasco Brondi e un brano di Andrea Laszlo De Simone) in cui lo scrittore fa scoprire al pubblico le meraviglie del Monte Rosa e delle persone che lo abitano. Lucky Red ha lanciato sempre per tre giorni Hayao Miyazaki e l’Airone, documentario girato durante i sette anni di lavorazione dell’ultimo capolavoro del maestro giapponese del cinema animato.

In poche sale selezionate, con Nexo Digital, è disponibile la versione restaurata di Quei bravi ragazzi (Goodfellas, in originale), capolavoro di mafia e violenza diretto nel 1990 da Martin Scorsese e interpretato da Ray Liotta, Robert De Niro e uno strepitoso Joe Pesci, premiato con l’Oscar. Fandango in collaborazione con La7 fa invece uscire Lirica ucraina, documentario di guerra che la giornalista Francesca Mannocchi ha girato al fronte partendo da Bucha. Per il resto, ecco la regolare programmazione dei film al cinema dal 28 novembre.

Oceania 2

Vaiana è ormai adulta e trascorre le sue giornate visitando le isole inesplorate dell’Oceania alla ricerca di altre persone connesse all’oceano. Un giorno salpa insieme a Maui e al suo nuovo equipaggio per rispondere all’inaspettata convocazione da parte dei suoi antenati. Quella chiamata li porta verso mari remoti ed acque perdute da tempo. Dave G. Derrick Jr., Jason Hand e Dana Ledoux Miller, al loro debutto, firmano il sequel di Oceania e il classico Disney numero 63: un inno alla diversità e all’inclusione che funziona, ma è troppo simile al primo capitolo. Nella versione italiana la voce di Matangi è di Giorgia, quella di nonna Tala è di Angela Finocchiaro e Raphael Gualazzi doppia Tamatoa.




We Live in Time – Tutto il tempo che abbiamo

Almut (Florence Pugh) è una ex pattinatrice sul ghiaccio diventata chef. Una sera investe per sbaglio Tobias (Andrew Garfield), un ingegnere distratto dal divorzio che la moglie gli ha chiesto da poco. Quest’incontro fortuito cambierà le loro vite: tra alti e bassi, la coppia comincia una storia d’amore lunga dieci anni. Diretta da John Crowley (il regista di Brooklyn e Intermission) su sceneggiatura di Nick Payne (il creatore della serie Wanderlust), un’affascinante love story appesantita dalla sua struttura non lineare ma salvata dall’alchimia tra i due protagonisti.




Piccole cose come queste

Nell’Irlanda del 1985, pochi giorni prima di Natale, il venditore di carbone, legna e torba Bill Furlong (Cillian Murphy), cresciuto a New Ross da figlio di una ragazza madre e diventato marito devoto e padre amorevole di cinque figlie, fa un incontro sconvolgente: una ragazza incinta, congelata e spaventata a morte, rinchiusa dentro la carbonaia del convento locale. Minacciato velatamente dalla madre superiora (Emily Watson) e assordato dal silenzio della comunità, Bill è chiamato a prendere una decisione difficile. Dal romanzo breve della scrittrice Claire Keegan pubblicato in Italia da Einaudi, l’adattamento di Tim Mielants, passato in Concorso alla Berlinale 74, è un dramma storico straziante e coinvolgente, impreziosito dalle straordinarie performance di Murphy e Watson, premiata con l’Orso d’argento per la migliore interpretazione da non protagonista.




The Strangers: Capitolo 1

Maya (Madelaine Petsch) e il fidanzato Ryan (Froy Gutierrez) sono in viaggio in auto per le strade dell’Oregon alla ricerca di un nuovo inizio. La coppia decide di fare una sosta in un appartamento preso su Airbnb in una località sperduta fuori Portland. Peccato per loro che dovranno sopravvivere all’irruzione di tre feroci sconosciuti mascherati da spaventapasseri, bambola e pin-up. Dopo The Strangers di Bryan Bertino del 2008 e The Strangers: Prey at Night di Johannes Roberts del 2018, Renny Harlin riprende la saga home invasion con l’idea di una trilogia tra sequel e reboot dalla durata complessiva di quattro ore e mezza: l’inizio non è male, ma per ora non è all’altezza degli originali.




Freud – L’ultima analisi

Due giorni dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale, un anziano Sigmund Freud (Anthony Hopkins) invita nella sua residenza lo scrittore C.S. Lewis (Matthew Goode) per intrattenere un dibattito sull’esistenza di Dio. Il rapporto fra i due intreccia passato e presente, realtà e fantasia, partendo dalla relazione di Freud con la figlia lesbica Anna (Liv Lisa Fries) e dalla storia d’amore di Lewis con la madre del suo migliore amico. Matthew Brown porta sullo schermo lo spettacolo teatrale di Mark St. Germain, tratto dal libro The Question of God dello psichiatra Armand Nicholi: l’adattamento è polveroso e dispersivo, anche se Hopkins e Goode sono tremendamente efficaci.




Hey Joe

Nel 1971 il veterano del New Jersey Dean Barry (James Franco) torna a Napoli, dove aveva messo incinta e abbandonato una ragazza dei quartieri dopo la Seconda guerra mondiale. Il motivo del viaggio è conoscere suo figlio: ha infatti ricevuto la notizia che la madre del ragazzo è morta. Dean vuole recuperare 25 anni di assenza, ma il figlio ormai si è fatto uomo (Francesco Di Napoli), è cresciuto nella malavita, è stato adottato da un boss del contrabbando e non ha nessun interesse per il vero padre americano. Al suo quinto lungometraggio, Claudio Giovannesi fa ancora centro con un aspro dramma dal respiro internazionale sulle conseguenze della guerra e sui legami di politica e sangue.




Sulla terra leggeri

Gian (Andrea Renzi) è un professore di etnomusicologia di 60 anni che è rimasto vittima di un’amnesia: da quando sua moglie è morta, ha dimenticato tutto ciò che lo lega alla donna della sua vita. Perseguitato dai frammenti del passato, Gian riceve dalla figlia Miriam (Sara Serraiocco), che ormai tratta come un’estranea, un diario da lui scritto a 20 anni. È la chiave per scoprire chi è Leila, la donna franco-tunisina con la quale si era legato con una promessa di futuro. La montatrice Sara Fgaier, storica collaboratrice di Pietro Marcello (che produce), debutta alla regia di un lungometraggio con un suggestivo melodramma sulla perdita e sulla memoria, impreziosito da un meraviglioso lavoro di ricerca sulle immagini d’archivio.




Il corpo

La morte improvvisa dell’affascinante e carismatica imprenditrice Rebecca (Claudia Gerini) trasforma in indiziate tutte le persone che le erano vicine. Quando il suo corpo sparisce senza lasciare traccia dall’obitorio, l’ispettore Cosser (Giuseppe Battiston) viene incaricato di risolvere questo caso intricato. I sospetti ricadono su Bruno Forlan (Andrea Di Luigi), il giovane marito di Rebecca, ma chiunque gravitava nel suo ambiente sembra avere un movente valido per volerla morta. Vincenzo Alfieri firma il remake del thriller spagnolo El cuerpo di Oriol Paulo: pur con qualche deriva da fiction televisiva, il risultato è un giallo convincente.




Revival

Dopo un colpo andato male, i due rapinatori allo sbaraglio Rich (Louis Mandylor) e Grant (Yonv Joseph) fuggono verso la campagna e trovano riparo da Martin (Michael Paré), un anziano dottore in pensione che si offre inaspettatamente di aiutarli. La casa è in realtà un laboratorio dove il medico sta sperimentando un piano inquietante: nella speranza di ricongiungersi con la sua futura moglie, tortura i prigionieri per studiare le esperienze pre-morte. Diretto da Dario Germani su sceneggiatura di Justin Di Sandro, un bizzarro mix di horror low budget e western metropolitano che appassionerà gli amanti del genere.




The Garbage Man

In una imprecisata cittadina di periferia del Sud, un netturbino (Paolo Briguglia) si aggira per le strade buie e desolate travolte dal degrado. L’uomo non guida e beve soltanto Coca Cola, vive con l’anziana madre malata e ha paura di tutto, sia del suo passato che del futuro che lo attende. L’unico desiderio che lo anima è ripulire il mondo dalla sporcizia, in ogni senso. La scoperta dell’amore per la figlia di un suo collega lo spingerà a rischiare tutto. Alfonso Bergamo dirige uno strano neo-noir indipendente su un antieroe silenzioso “capace di trovare bellezza e significato nel suo mestiere, anche tra i rifiuti”. Nel cast Randall Paul, Tony Sperandeo, Roberta Giarrusso e Giulia Di Pasquale.