I film al cinema dal 26 settembre: cosa vedere in sala nel weekend

Nove novità si affacciano sugli schermi, da "Il tempo che ci vuole" e "Maria Montessori" al ritorno del Milanese stereotipato

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Scene di Il tempo che ci vuole, Maria Montessori e Ricomincio da Taaac, tre dei nuovi film al cinema dal 26 settembre
Il tempo che ci vuole, Maria Montessori e Ricomincio da Taaac: tre dei nuovi film al cinema dal 26 settembre

Sono nove i nuovi film al cinema dal 26 settembre, una settimana che ha visto trionfare al botteghino il documentario calcistico Inter. Due stelle sul cuore. Il dietro le quinte sul 20esimo scudetto del club nerazzurro ha consolato i tifosi reduci dalla bruciante sconfitta nel derby col Milan: nel periodo dal 19 al 25 settembre, il film ha incassato un milione di euro. Al secondo posto, con oltre 4 milioni di incasso, troviamo Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton.

I nuovi film al cinema dal 26 settembre

La new entry della settimana nella Top 10 Cinetel è Non aprite quella porta: tornato in sala per tre giorni in versione restaurata in 4K in occasione del 50esimo anniversario dall’uscita, il capolavoro (non solo horror) di Tobe Hooper ha portato al cinema quasi 15mila spettatori. Le altre uscite speciali della settimana sono il capolavoro La sfida del samurai di Akira Kurosawa (distribuito dalla Cineteca di Bologna), Volonté – L’uomo dai mille volti (il documentario di Francesco Zippel è in sala per tre giorni nei trentennale della morte dell’attore) e l’anime The Concierge di Yoshimi Itazu. Per il resto, ecco la regolare programmazione dei film al cinema dal 26 settembre.

Il tempo che ci vuole

Luigi Comencini (Fabrizio Gifuni) sta lavorando al suo Pinocchio e racconta alla figlia Francesca (Romana Maggiora Vergano) il privilegio, la magia e la fatica del cinema. Ma presto l’incanto tra loro finisce: sono gli anni Settanta, Francesca cresce e di mezzo ci sono le stragi, le rivoluzioni sociali e le droghe. Presentato Fuori Concorso a Venezia 81, è l’opera più personale di Francesca Comencini: un’autobiografia polverosa ma sincera e coraggiosa, con due straordinari protagonisti.




Maria Montessori

Un momento fondamentale nella vita della maestra di vita destinata a diventare un punto di riferimento nel mondo della scuola e dell’educazione dei bambini. È il 1900 e Montessori (Jasmine Trinca) incontra Lili d’Alengy (Leïla Bekhti), una cocotte parigina fuggita dalla capitale francese per nascondere la figlia Tina affetta da problemi cognitivi. Tra le due donne nasce un legame inizialmente ostile e poi sempre più complice. Il biopic dell’esordiente Léa Todorov è un (prevedibile) dramma storico che affronta questioni sociali ancora attuali: convincente il duo di protagoniste.




Ricomincio da Taaac

In seguito all’acquisizione della sua azienda da parte di una multinazionale statunitense attenta all’inclusione e alla sostenibilità, il signor Imbruttito (Germano Lanzoni) perde il lavoro, e con esso la casa e la famiglia. L’ormai ex manager milanese si rimbocca le maniche e per sbarcare il lunario, si mette a fare lavori umili che ha sempre disprezzato. Dal brand del Milanese Imbruttito, il secondo capitolo cinematografico del fenomeno social impiega cinque registi e otto sceneggiatori per una commedia scontata che della geniale comicità pozzettiana non ha nemmeno un grammo. Nel cast Brenda Lodigiani, Paolo Calabresi, Claudio Bisio, Francesco Mandelli, Raul Cremona, Lele Adani e Tommy Kuti.




Transformers One

Orion Pax e D-16 sono giovani manovali costretti a fare i lavori più umili nel mondo sotterraneo di Cybertron, un pianeta in cui è proibito arrivare in superficie. I due infrangono le regole quando raggiungono la luce del sole insieme a Elita-1 e B-127. È qui che incontrano un vecchio saggio il quale dona loro i mezzi per raggiungere il vero potenziale che nascondono e trasformarsi in Optimus Prime e Megatron. Dopo sette capitoli live-action affidati principalmente a Michael Bay, il franchise Hasbro dei giocattoloni diventa una origin story animata diretta da Josh Cooley (al suo secondo film d’animazione dopo Toy Story 4) e scritta da Eric Pearson. Il risultato è positivo: i fan di lunga data apprezzeranno.




Never Let Go – A un passo dal male

Una madre (Halle Berry) e i suoi due figli gemelli, Nolan e Samuel, sono tormentati da una forza soprannaturale che ha preso il sopravvento sul mondo. L’unica difesa da questo male è rimanere connessi e uniti, sia fisicamente che idealmente. Tuttavia, quando Nolan comincia a dubitare che questo spirito maligno esista davvero, il legame che protegge la famiglia viene spezzato. Alexandre Aja, fenomeno dell’horror ai tempi di Alta tensione, torna con un survival movie inquietante ma dalla sceneggiatura piuttosto debole. Come A Quiet Place, ha il potenziale per diventare un franchise.




Making Of

Simon (Denis Podalydès) è un regista che sta iniziando le riprese di un film sulla lotta di un gruppo di operai che vogliono mantenere in vita la propria fabbrica e, con essa, il proprio posto di lavoro. Le riprese si complicano subito con l’arrivo di problemi finanziari e le ingerenze dei produttori. Come se non bastasse, l’attore protagonista Alain (Jonathan Cohen) continua a suggerire modifiche alla sceneggiatura per mettere in risalto il suo personaggio e Simon comincia ad avere problemi coniugali con la moglie che vuole la separazione. Cédric Kahn dirige un autoritratto toccante e un film nel film: una commedia schietta ed efficace sulla creazione e un’istantanea feroce delle tensioni nella Francia di oggi. Da vedere.




PAPmusic – Animation for Fashion

A Milano inaugura PAPmusic, una nuova maison (l’acronimo sta per prêt-à-porter) gestita da un team di giovani eclettici e votati al divertimento. La casa lancia sul mercato la sua prima collezione: per l’evento, si intrecciano ogni giorno storie d’amore, idee innovative e contrasti personali. Su tutti vigilano Lui, il direttore commerciale dell’azienda, e Lei, la stilista di punta di PAPmusic. Prodotto e distribuito da Not Just Music, diretto e scritto da LeiKiè, è un’animazione sviluppata in CGI e pompata da media e finanziamenti pubblici: un’operazione difficile da comprendere che si candida a diventare uno dei film (?) più brutti degli ultimi anni. Tra i doppiatori ci sono Luca Ward, Rudy Zerbi, Marco Mazzoli, Jake La Furia e Sergio Sylvestre.




El ladrón de perros

Preso in giro dai compagni di scuola, Martín (l’esordiente Franklin Aro Huasco) è un 13enne lustrascarpe orfano del genitori. Vive per strada a La Paz, ma spera ancora di trovare suo padre. Spinto dalla fantasia, Martín comincia a sospettare che uno dei suoi migliori clienti, il sarto solitario Novoa (Alfredo Castro), sia proprio la persona che sta cercando. Presentato con successo al Tribeca e a Giffoni, il secondo lungometraggio del regista boliviano Vinko Tomicic è un toccante dramma neorealista su povertà, sogni e disuguaglianze.




La bocca dell’anima

1949, Petrasanta. Giovanni Velasques (Maziar Firouzi) è un reduce di guerra che torna nel suo paese natale sulle montagne della Sicilia. Stanco e malato, viene portato dai suoi compaesani da Mariannina (Serena Barone), la vecchia maara del luogo. Quell’incontro lo inizia all’arte della magia e scatena in lui una forza che lo porta a scontrarsi con il potere della chiesa e della mafia. Giuseppe Carleo, alla sua opera prima, si ispira ad alcune storie vere e alle ricerche dell’antropologa Elsa Guggino sulle credenze magiche popolari per portare alla luce una fetta importante di memoria siciliana. Nel cast Maurizio Bologna, Marilù Pipitone, Vincenzo Amato e Alessio Barone.