In occasione dell’attesissimo film ‘Val’, documentario realizzato per Prime Video si torna a parlare delle condizioni di Val Kilmer e della drammatica piega che la sua vita ha preso da un certo punto in poi. Il divo americano era uno dei volti più ‘caldi’ degli anni ’80, lo ricordano tutti per il ruolo del ‘villain’ in Top Gun, al fianco di Tom Cruise, ma anche nei panni di Batman. Insomma, una star di Hollywood lanciata, sulla cresta dell’onda. Il successo della sua carriera, però, dopo ruoli importanti e di primo piano, a poco a poco ha cominciato la sua lenta discesa verso parti co-protagoniste e meno di spicco, fino all’arrivo di un terribile male: un tumore alla gola e relative radio e chemioterapie, più un intervento molto invasivo.
Quali sono le condizioni di Val Kimer dopo il tumore alla gola
Oggi, a 61 anni, l’attore è davvero molto cambiato. In una delle ultimissime foto che ha pubblicato sul suo profilo Instagram è evidente quanto siano diverse le condizioni di Val Kimer oggi:
Proprio da un estratto di ‘Val’ ascoltiamo una sua testimonianza molto commovente che riguarda la tracheotomia, operazione che ha finito per compromere in primis la voce, e poi anche azioni normali: “Non posso parlare senza tappare questo buco che ho in gola. Ovviamente suono molto peggio di come mi senta io nella mia testa. Devi scegliere se respirare o mangiare“. Da quanto si apprende nel documentario, infatti, l’attore è costretto ad usare un sondino per nutrirsi.
“Ci siamo avvicinati a lui tre anni fa – spiegano i registi di Val, Scott e Poo – Avevo lavorato con lui al suo progetto Cinema Twain e quando non poteva andare in tournée con lo spettacolo Citizen Twain. Lavoravo con lui su quello e anche su altri progetti, archiviando le sue riprese. Non ha la vanità che ti aspetteresti da qualcuno della sua fama e celebrità. Non c’è mai stato quel tipo di artificio o protezione che le persone che sono veramente famose devono mettersi intorno. È umiliante starci insieme. È una persona così eclettica, c’è la giocosità infantile, ma allo stesso tempo c’è poi anche la profonda saggezza di qualcuno che ha seguito un percorso spirituale per tutta la vita. Ha molti opposti che lo rendono incredibilmente interessante, ed è un po’ il motivo per cui il nostro film è così appassionante“.