Claudia Gerini denuncia la sporcizia di Roma ma considera anche i senzatetto “rifiuti”

L'attrice posta un video sui social e scatta la polemica: inquadrando due homeless li accomuna all'immondizia

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Bufera social su Claudia Gerini. L’attrice, fresca di debutto alla regia con il film d’esordio Tapirulàn, ha deciso di mettere alla prova la sua dimestichezza con la videocamera documentando la decadenza in cui versa la sua Roma. Gerini filma il degrado di piazza della Minerva, dietro al Pantheon, e porta i suoi follower in quello che definisce “il tour dell’immondizia”. Tuttavia c’è un problema.

Claudia Gerini, tour dell’immondizia è un boomerang

L’attrice si rammarica nel vedere la sua Roma “sporca e offesa”, specie dopo che nell’ultimo film di Edoardo Leo, Lasciarsi un giorno a Roma, ha interpretato proprio la sindaca della capitale. Nel video postato sulle stories del suo profilo Instagram, si vedono bottiglie di birra vuote lasciate per strada, cestini stracolmi, cartoni della pizza buttati agli angoli delle antiche vie, cartacce sparse sui sampietrini.

“Questa città è sporca non soltanto perché le persone sono incivili, ma perché nessuno la pulisce”, denuncia Gerini. “L’inciviltà non può arrivare a tanto, come mai questa città non si può pulire?”, si domanda l’attrice.

La sua telecamera si sofferma poi su due senzatetto che si sono sistemati in uno dei “salotti buoni” di Roma, fra l’obelisco e la basilica di Santa Maria sopra Minerva. “Qui c’è degrado”, ammonisce l’attrice inquadrandosi con alle spalle i clochard.

Claudia Gerini in una scena del film Tapirulàn
Claudia Gerini nel suo esordio alla regia, Tapirulàn (foto: Summerside Media)

Polemica su Claudia Gerini: i senzatetto sono “degrado”?

Questo passaggio non è piaciuto a molti utenti: come si fa a considerare i senzatetto “degrado”? La polemica arriva dalle parti di Fanpage, che riprende l’attrice in un editoriale nel quale si legge che gli esseri umani “non sono cose da far sparire dalla vista dei cittadini perbene (perché più hanno), o dei turisti, ma andrebbero al contrario presi in carico dalle istituzioni perché abbiano un tetto e non dormano in strada arrangiandosi come possono: per parlare di loro non si può usare lo stesso vocabolario utilizzato per l’immondizia”.

Come se anche quelle due persone fossero rifiuti fra i rifiuti, gli ultimi cittadini della città additati come degrado da far sparire dalle strade del centro della città, da buttare o da nascondere altrove perché poco decorosi”, continua l’articolo.

L’editoriale si chiude consigliando a Gerini la lettura del dossier “Dalla strada alla casa. Un rapporto sui senza dimora a Roma” redatto da Nonna Roma, il banco del mutuo soccorso che attraverso la distribuzione alimentare e di prodotti di prima necessità aiuta tantissime persone in difficoltà. Il rapporto sottolinea che a Roma ci sono quasi 20.000 persone costrette “all’invisibilità e a vivere senza un adeguato sostegno da parte delle istituzioni preposte” e offre soluzioni concrete per “porre fine alla criminalizzazione di poveri e marginali attraverso l’abrogazione e il superamento dell’attuale regolamento di polizia urbana”.