Sono ancora tantissime le riflessioni amare di Gabriele Muccino su Will Smith: il regista italiano, che lo ha diretto ne ‘La ricerca della felicità’ e “Sette Anime”, è rimasto sempre molto legato all’attore, e da quando è successo quello che è successo agli Oscar 2022 non ha perso occasione per esprimere il suo stupore e la sua solidarietà.
“Ho scritto a Will – ha infatti dichiarato – Lo immagino devastato. E mi sembra ancora impossibile che tutto ciò sia successo veramente, a lui?! A Will?! Non c’è momento in cui non mi chieda come stia. Sotto la gogna del mondo intero. Una vita intera dedicata a diventare una stella del firmamento con rigore, studio, disciplina, serietà, professionalità. E 15 secondi per polverizzare tutto. Perché questo è successo.”
Il punto di Muccino su Will Smith e sulla vicenda dello schiaffo, quello di cui proprio il regista non riesce a capacitarsi, è questo moto di irrazionalità su una persona che, nella sua esperienza, ha sempre calcolato e soppesato tutto con rigore e attenzione. E ora che si parla di fermi di produzione da parte di Netflix sul suo prossimo film, ‘Fast and loose’ – apparentemente solo per impegni del regista, ma che adesso accade come sfortunata coincidenza – o addirittura di ritirargli la statuetta, il dispiacere personale, oltre che lavorativo, per Gabriele è davvero grande:
“Lui che ragiona sempre così attentamente su tutto – spiega, infatti – Non ha senso quello che gli è accaduto, però è accaduto, è irreversibile, incancellabile, e lui ne è l’unico responsabile. E io che a Will ho voluto e voglio bene davvero, non riesco a fare pace col fatto che si sia fatto saltare in aria così, senza motivo, con l’Oscar che sapeva, era nell’aria, lo aspettava a distanza di minuti”.
In particolare, ricorda che sull’argomento ‘istinto sregolato’ c’era stata una vera e propria presa di posizione di Will durante una delle loro conversazioni: “Una volta parlando con lui – racconta infatti Muccino – io gli dissi che il mio carattere era talmente impulsivo che tendenzialmente avrei potuto iniziare a correre per decidere durante la corsa dove andare. Lui mi disse che ero pazzo. Che lui non poteva far nulla senza pianificare e progettare tutto prima. Mi disse che non si doveva avere un piano B. Perché il piano B ti distrae e deconcentra dal piano A. Mi disse tante cose. Illuminanti, sagge, bizzarre, potenti, colme di sentimento e intelligenza. Ti voglio bene Will – Mi dispiace davvero tanto sia andata così. TANTO“