La morte di Raffaella Carrà ha colpito il pubblico e il mondo dello spettacolo. Alla notizia della sua scomparsa sono tanti i volti della televisione e del cinema che hanno ricordato la sua straordinaria professionalità e i picchi assoluti della sua lunga carriera, dall’ombelico al Tuca Tuca passando per Milleluci, Fantastico e Carramba! Che sorpresa. Il ricordo commosso di Pippo Baudo riassume la forza di Raffaella Carrà in una sola parola: la normalità.
Raffaella Carrà morta a 78 anni: l’addio di Baudo e Loren
“Era una donna normale – spiega Baudo – che è riuscita a diventare una primadonna grazie a una forza di volontà eccezionale, un desiderio di farcela che non l’ha mai fatta fermare davanti alle difficoltà. Non sapevo che fosse malata, la notizia è stata un colpo al cuore”.
È sorpresa della scomparsa pure Sophia Loren. Le due si erano incrociate parecchie volte in passato ma non avevano mai avuto occasione di fare qualcosa insieme. Erano diventate amiche grazie all’intervista televisiva realizzata dall’attrice per A raccontare comincia tu, il talk intimo e confidenziale condotto dalla Carrà negli ultimi anni su Rai 3.
“In quella trasmissione – confessa la Loren – ci siamo divertite tutto il tempo. È stato bello lavorare insieme, c’era grande spontaneità. Con Raffaella ci si capiva al volo. È stato un regalo che la vita mi ha fatto”.
Nelle ore successive alla notizia della morte di Raffaella, l’amica Milly Carlucci lancia una proposta: intitolare l’Auditorium Rai del Foro Italico alla Raffa nazionale. “Sto guardando con emozione Carramba! Che sorpresa su Rai 1, sarebbe bello intitolare l’Auditorium Rai del Foro Italico alla grande Raffaella Carrà”, scrive la conduttrice di Ballando con le stelle su Twitter.
Milly Carlucci: Raffaella Carrà “grazie per quello che ci hai regalato”
La Carrà è tornata nella prima serata di Rai 1 nel giorno della sua scomparsa con la replica della prima puntata dello storico programma che ha sancito la nascita dell’emotainment, celebrato persino da Treccani. Il tempio della lingua italiana ha inserito il termine carrambata nell’enciclopedia, definendo quel neologismo “scherzoso ma efficace” come il segno che la regina della tv “ha lasciato sulla cultura nazional-popolare”.
L’Auditorium di Roma è quello dove la Carlucci realizza il talent dal 2005 e anche il più recente Il cantante mascherato. Inizialmente era utilizzato dall’Accademia della Musica come sala da concerti. Dal 1995 è usato per la registrazione di trasmissioni televisive: fu proprio la Carrà a tenerlo a battesimo con la prima edizione di Carramba!, andata in onda dal dicembre del 1995 al febbraio del 1996.
Dopo l’intitolazione degli studi Dear di Roma a Fabrizio Frizzi, la dedica della Rai sarebbe un modo per celebrare e ricordare per sempre una professionista eccezionale che ha fatto la storia della televisione italiana e farla vivere in ogni grande evento del servizio pubblico.
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